Ancora bombe su Gaza: colpita la sede della Mezzaluna Rossa a Khan Younis

Proseguono gli attacchi dell’esercito israeliano su Gaza. Nella mattina di oggi, martedì 26 dicembre: tra gli obiettivi colpiti c’è anche il quartier generale della Mezzaluna Rossa a Khan Younis, nel sud della Striscia. La conferma è arrivata direttamente dall’organizzazione: migliaia di persone si stanno rifugiando nell’edificio e alcune sarebbero rimaste ferite durante i bombardamenti. L’esercito israeliano ha recentemente annunciato che sta inviando più forze di terra, compresi ingegneri da combattimento, a Khan Younis, la seconda città più grande di Gaza, per prendere di mira i militanti di Hamas in superficie e nei tunnel. Sono intanto saliti a 20.915 le persone rimaste uccise dall’inizio dell’offensiva israeliana a Gaza il 7 ottobre scorso. Lo rende noto il portavoce del ministero della Sanità di Gaza, precisando che i feriti sono 54.918. Nelle ultime 24 ore sono state 241 le persone uccise e 382 i feriti.

Nel frattempo sono arrivate le parole del ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant, intervenuto durante la Commissione parlamentare per la sicurezza e la difesa: “Israele è attaccato su sette fronti, la battaglia sarà lunga. Veniamo attaccati da sette fronti diversi: Gaza, Libano, Siria, Cisgiordania, Iraq, Yemen e Iran”, ha affermato, spiegando che “Abbiamo già risposto e agito in sei di questi fronti. Voglio dirlo in maniera esplicita: chiunque agisca contro di noi è un potenziale bersaglio, non esiste immunità per nessuno”.

Oltre 100 morti nel raid su campo profughi Maghazi

Sarebbero oltre 100 i morti dell’attacco aereo israeliano che, secondo i funzionari sanitari palestinesi, ha colpito il giorno di Natale il campo profughi di Maghazi, nel centro della Striscia di Gaza. Se i numeri riportati da Al Arabiya venissero confermati, sarebbe uno dei raid più sanguinosi compiuti da Israele dall’inizio dell’inizio della guerra contro Hamas lo scorso 7 ottobre. Il portavoce del ministero della Sanità Ashraf al-Qidra ha detto che molte delle persone uccise a Maghazi erano donne e bambini. Altri otto sono stati uccisi mentre aerei e carri armati israeliani hanno effettuato dozzine di attacchi su case e strade nelle vicine al-Bureij e al-Nusseirat, hanno detto funzionari sanitari. Israele nega di aver preso di mira i civili e accusa Hamas di costruire tunnel e infrastrutture militari in aree civili densamente popolate, utilizzando i civili come scudi umani. Una dipendente dell’Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari (OCHA) ha descritto ciò che ha visto nel vicino ospedale di Al-Aqsadi Gaza come una “carneficina assoluta”.

Continui attacchi su Gaza

Nelle ultime ore decine di aerei da combattimento israeliani hanno attaccato più di 100 obiettivi a Gaza, secondo quanto hanno riferito stamattina le Forze di difesa israeliane (Idf). Tra questi ci sarebbero stati tunnel e installazioni militari utilizzate da Hamas. Una cellula terroristica a Jabalia che aveva tentato di piazzare esplosivi vicino a un carro armato israeliano è stata eliminata durante la notte, afferma il rapporto dell’Idf, aggiungendo che le truppe di terra avevano preso di mira i combattenti prima che fossero uccisi dal raid aereo. Anche combattenti di Hamas erano stati uccisi il giorno precedente nella città meridionale di Khan Younis, ha aggiunto l’esercito israeliano che ha intensificato le sue operazioni contro Hamas dopo che il premier Benjamin Netanyahu ha dichiarato che Israele “intensficherà la lotta nei prossimi giorni”.

Fonte : Today