India: l’ombra dei droni di Teheran, dietro l’attacco al cargo israeliano a Mumbai

Le notizie di oggi: raid israeliano a Damasco uccide il generale iraniano Mousavi. È stato rintracciato il dissidente russo Aleksej Naval’nyj, spostato di nascosto in un campo per ergastolani. Sono 18 i morti dell’incendio della fonderia di nichel in Indonesia, il presidente Widodo chiede più sicurezza. Malaysia a rischio alluvione, come nel 2014: sfollate 25 mila persone.

INDIA

La marina indiana schiera navi cacciatorpediniere lanciamissili nel Mar Arabico dopo che la nave mercantile MV Chem Pluto battente bandiera di Israele è stata colpita al largo di Mumbai durante il fine settimana. l’obiettivo è di “mantenere una presenza deterrente”, dicono da News Delhi.

La marina indiana sta anche indagando sull’attacco alla nave, che risulterebbe colpita da droni. Sabato il Pentagono aveva detto di avere prove che i droni siano riconducibili all’Iran. Un portavoce del ministero degli Esteri iraniano ha definito “priva di fondamento” l’affermazione degli USA. 

ISRAELE-IRAN

Lunedì 25 dicembre in un attacco aereo israeliano nel distretto di Zeinabiyah, alla periferia della capitale siriana di Damasco è rimasto ucciso uno dei massimi comandanti del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie iraniane (Irgc), Sayyed Razi Mousavi, responsabile del coordinamento dell’alleanza militare tra Siria e Iran, una parte della rete regionale di alleati dell’Iran nota come “Asse della Resistenza”.

Il presidente iraniano, Ebrahim Raisi, ha espresso il suo cordoglio, sostenendo che questo atto è un “ulteriore segno della frustrazione e dell’impotenza del regime sionista nella regione”. Il presidente – e lo stesso Irgc – hanno assicurato che Israele “pagherà il prezzo per il crimine commesso”.

RUSSIA

È stato ritrovato – dopo che per settimane neppure i suoi legali ne avevano notizia – Aleksej Naval’nyj, trasferito al campo n.3 del villaggio di Kharp vicino a Vorkuta, una delle zone storiche dei lager staliniani nella Russia settentrionale, vicino al luogo di detenzione per gli ergastolani, come ha comunicato la sua addetta stampa Kira Jarmiš, è stato visitato dal suo avvocato e appare in buona salute.

AFGHANISTAN-IRAN

Il ministro degli Esteri ad interim dell’Emirato islamico afghano, Amir Khan Muttaqi, ha incontrato il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amir Abdollahian, per discutere dei legami diplomatici tra i due Paesi, con particolare riferimento agli sforzi dell’Emirato per far tornare i rifugiati afgani dall’Iran.

“La sicurezza è garantita [in Afghanistan]. Chiediamo loro di lasciarli ritornare gradualmente e in sicurezza nel Paese”, ha detto Muttaqi. I rifugiati afghani in Pakistan e Iran, stanno subendo violenze e deportazioni verso il Paese d’origine.

COREA DEL NORD

Pyongyang ha dichiarato che presto si terrà una riunione plenaria del Comitato Centrale del Partito dei Lavoratori della Corea. Al centro dell’agenda c’è la sua direzione politica del Paese per il 2024, con gli analisti che prevedono una maggiore attenzione al potenziamento delle capacità nucleari con l’obiettivo di esercitare maggiore pressione sugli Stati Uniti. Considerata la tradizione della Corea del Nord di convocare riunioni di fine anno e annunciare i risultati il giorno di Capodanno per definire le politiche dell’anno successivo, è probabile che l’incontro si svolga questa settimana.

INDONESIA

Il bilancio delle vittime di un incendio in una fonderia indonesiana di nichel oggi è salito a 18, ha detto la polizia locale. Le operazioni della fonderia rimangono sospese mentre le autorità indagano sulle cause dell’incidente. Le fiamme sono divampate domenica mattina sull’isola di Sulawesi nella fabbrica Tsingshan Stainless Steel del gruppo cinese Tsingshan Holding Group.

L’Indonesia, il più grande produttore mondiale di nichel, ma negli ultimi anni il settore è stato colpito da numerosi incidenti mortali. Il presidente Joko Widodo, pur identificando la lavorazione del nichel come una priorità per lo sviluppo economico del Paese, ha chiesto una maggiore sicurezza sul lavoro e un monitoraggio degli standard ambientali.

TAGIKISTAN

Nella regione della Sogdiana in Tagikistan, per la ricostruzione di una strada è stato portato dal Ghana un gruppo di 30 lavoratori. Il motivo è che il tratto stradale da Kanibadam a Spitamen è sul confine con il Kirghizistan, e il personale locale avrebbe potuto farsi trascinare nei conflitti di frontiera che si accendono spesso nell’area. 

MALAYSIA-THAILANDIA

Le improvvise inondazioni nel nord della Malaysia hanno costretto finora circa 25 mila persone a lasciare le loro case a Kelantan e Terengganu dopo che il fiume Golok ha raggiunto livelli record, con le acque che hanno intrappolato intere comunità nell’area di confine con la Thailandia.

In assenza di segnali di diminuzione delle forti piogge, si teme che si ripetano le devastanti inondazioni del 2014. A mezzanotte del giorno di Natale, il Golok è salito a 11,04 metri, più alto dei 10,84 metri registrati durante l’alluvione del 2014, che alla fine portò all’evacuazione di oltre 300 mila persone.

Fonte : Asia