Siamo in uno di quei periodi dell’anno in cui tutto sembra parlarci della stessa cosa. Così, anche i protagonisti della ricerca scientifica di questi giorni – con un tempismo di certo non casuale – hanno a che fare con il Natale o con tutto quello che nell’immaginario collettivo lo richiama, dalla neve, agli alberi, alle renne. E proprio le renne sono (di nuovo) oggi le protagoniste di uno studio che ha indagato come e quanto si riposano durante le varie stagioni, scoprendo che dormono più o meno lo stesso in periodi diversi. Ma non solo: si riposano anche facendo qualcosa che apparentemente sembrerebbe abbastanza distante, ovvero ruminando. Lo sostiene il team di Melanie Furrer della University of Zurich, a capo della ricerca, appena pubblicata su Current Biology.
Le renne, animali senza orologio (interno)
Furrer e colleghi studiano da tempo il metabolismo delle renne – perché di questo in fondo di tratta – interessanti in particolare a comprendere come risponda la loro fisiologia alle peculiari variazioni luce, con buio o luce perenne, che si osservano in prossimità delle regioni artiche. In particolare, raccontano gli autori, l’idea era di capire come si regolassero i loro ritmi di sonno-veglia, dal momento che non sembrano avere un orologio biologico interno, come spiega a Wired Furrer: “Solitamente, se gli animali, o gli esseri umani, vengono posti in un ambiente con condizioni di luce costante, mostrano comunque dei ritmi che variano sulle 24 ore, perché guidati da un orologio biologico interno”. Nelle renne però questa ritmicità giornaliera pare assente, scrivono i ricercatori, per lo meno in alcune condizioni. “Studi precedenti, che hanno misurato l’attività delle renne con rilevatori di attività, hanno dimostrato che le renne non hanno ritmi di 24 ore in condizioni di luce costante”. Almeno per quanto riguarda i pattern comportamentali di attività e le variazioni di melatonina, si legge nel paper. “Per questo è stato ipotizzato che le renne avessero un orologio circadiano debole o assente”, ha proseguito Furrer. Anche ulteriori studi condotti dalla ricercatrice e dai colleghi hanno mostrato l’assenza di ritmi circadiani durante l’inverno e l’estate artici.
Le renne dormono anche quando ruminano
Il passo successivo è stato quello di cercare di capire come le renne regolassero il loro sonno in questi ambienti estremi. E gli esperimenti che hanno condotto grazie a un sistema non invasivo per elettroencefalogrammi e di elettromiografia sulle renne (quatto quelle incluse nello studio, sebbene, vada precisato e tenuto a mente, tenute in cattività presso una struttura di Tromsø,) hanno mostrato che le renne dormono la stessa quantità di tempo nelle diverse stagioni, anche se sono attive in modo diverso.
Fonte : Wired