Quando Roberto D’Agostino disse di Chiara Ferragni come di “una favolosa nullità” davanti alla madre Marina Di Guardo a Cr4, la trasmissione di Piero Chiambretti: “L’attività che ha Chiara Ferragni non è un’attività che propone dei valori”.
“Il business non è un valore”. Roberto D’Agostino suonò profetico su Chiara Ferragni quando, ospite di Piero Chiambretti durante il programma Cr4, litigò persino con la madre dell’influencer, la signora (e scrittrice di thriller erotici) Marina Di Guardo. “Mia figlia difende certi valori”, diceva la signora di sua figlia mentre il patron di Dagospia ribatteva sarcastico: “Seh, i valori bollati”. Era il 2019, all’epoca il successo di Chiara Ferragni era ormai sotto gli occhi di tutti e in studio c’era appunto Marina Di Guardo per parlare di uno dei suoi ultimi romanzi. Roberto D’Agostino e la signora iniziarono a beccarsi sin dalle prime battute perché Marina Di Guardo, scrivendo thriller erotici molto piccanti, alle curiosità dell’intellettuale su dove avesse provato certe esperienze, rispose dicendo: “Mi documento su Wikipedia”. Oro colato per le invettive del patron di Dagospia che, al momento di parlare del sistema valoriale di Chiara Ferragni, partì al contrattacco: “Ma quali valori? I francobolli?”.
Le parole di Roberto D’Agostino su Chiara Ferragni
Roberto D’Agostino, nella trasmissione andata in onda dal 2018 al 2020 su Rete 4 condotta da Piero Chiambretti, attaccò la madre di Chiara Ferragni dal momento in cui si cominciò a parlare della influencer come una persona che “propone dei valori”:
L’attività che ha Chiara Ferragni non è un’attività che propone dei valori. Propone i vestitini, propone il suo corpo. A me colpisce quando cominciate a dire che proponete valori, ma che valori si propongono? È una modella che sta lì, con le belle gambe, con il bel culetto, e sta lì. È una nullità, non sa fare niente. Una volta si diceva: sò famose per essere famose.
“Chiara Ferragni può cambiare mestiere”
In una recente intervista a Il Giornale, proprio Roberto D’Agostino ha ricordato quello scontro rincarando la dose: “Può cambiare mestiere. Poco cash, tanti flash. La sua non è beneficenza ma è maleficenza. Ferragni propone il suo corpo, più che abiti griffati e sfilate. Mi spiace, ma con l’intelligenza artificiale si può creare una Ferragni senza passare dall’originale”.
Fonte : Fanpage