Giusto per evitare accuse di parte nei commenti qui sotto, cominciamo col dire che il fenomeno non ha colore. Ad esempio, la Rai ci ha raccontato la storia della società di consulenza “Obiettivo cinque” di Roma che, a pagamento, supporta le imprese “nel percorso verso l’ottenimento della certificazione della parità di genere”. Piccolo dettaglio: la società, secondo le dichiarazioni aziendali, è stata fondata il 5 maggio 2021 e la legge che prevede questo bollino rosa, secondo la Gazzetta ufficiale, è stata approvata sei mesi dopo: il 5 novembre 2021.
L’intuito della società rosa di Lady Franceschini
Un’intuizione propizia, tanto che il fatturato di “Obiettivo cinque” è passato dai 14 mila euro iniziali a oltre 200 mila euro del 2022 (206.982 per la precisione, un incasso del 1.319 per cento in più). Non sappiamo se tanta preveggenza sia dovuta a un miracolo del mago Zurlì: ma quello che ha rivelato la trasmissione Report è che tra le socie fondatrici della società c’è l’onorevole del Pd, Michela Di Biase, partito che si è molto battuto per l’approvazione della legge sulla certificazione della parità di genere. La signora Di Biase è altrettanto famosa come Lady Franceschini, poiché il marito è l’ex ministro del Pd, Dario (insieme nella foto sotto). Ovviamente anche questo dettaglio lo registriamo come pura coincidenza.
Altrettanto familiare è la storia che coinvolge il ministero della vicecoordinatrice nazionale di Forza Italia, la ministra dell’Università e della ricerca, Anna Maria Bernini. Lei personalmente non c’entra nulla. Ma i decreti e le circolari emanate dai suoi uffici hanno permesso di restringere le assunzioni dei professori di Conservatorio non tanto al quartiere, ma perfino dentro le mura di casa. La musica classica è tra i primati che il mondo ancora ci riconosce: Riccardo Muti, Riccardo Chailly, Andrea Boccelli e tanti altri. Per questo la formazione di musicisti, compositori, cantanti resta uno degli ultimi settori non intaccati dal declino nazionale.
La musica di Giuseppe Paci, prof di clarinetto
Andiamo a Teramo, in Abruzzo. Il locale Conservatorio, intitolato al violoncellista Gaetano Braga, ha un problema non da poco. Sta cercando un insegnante di clarinetto da assumere a tempo indeterminato come docente di prima fascia. La fortuna è che in città gira un suonatore di clarinetto, con tutti i diplomi in regola, talmente bravo da meritare un posto come professore nonostante abbia soltanto 22 anni. Date le sue capacità siamo certi che potrebbe candidarsi ovunque e non c’è dubbio che vincerebbe. Ma, evidentemente, il Conservatorio di Teramo non ha eguali al mondo. E poi lui stesso è di Teramo.
Il clarinettista si chiama Giuseppe Paci. Si presenta. Vince, battendo altri cinque colleghi. E scavalcando in un colpo solo decine di potenziali concorrenti, che già insegnano nei conservatori italiani come precari. I più anziani da quasi quarant’anni, sempre con contratti a termine rinnovati di volta in volta.
Così a Teramo i professor Paci adesso sono due: il giovane Giuseppe e il papà Federico che, oltre a essere a sua volta clarinettista, è anche il direttore del Conservatorio. Dal punto di vista formale è regolare: l’atto che stabilisce il vincitore lo ha firmato la vicedirettrice, la pianista Tatjana Vratonjic, che è anche la compagna d’arte del papà del vincitore nel loro duo concertistico Paci-Vratonjic.
La famiglia milanese che piace al ministero
Dai perdenti sarebbe già partito un ricorso. Ma è stato cestinato, poiché è stato presentato oltre i cinque giorni previsti. Dal sesto giorno, tutti zitti. Ministero e sindacati compresi. “Il problema non è tanto la convivenza di padre e figlio nello stesso istituto – racconta a Today.it un musicista abruzzese che chiede l’anonimato –. Se è risultato il più bravo, doveva vincere. Il problema sono i criteri di selezione decisi dal ministero che provocano questi risultati e il peso che hanno assunto le prove pratiche di strumento. Il vincitore ha ottenuto 35 e 34 punti nelle due prove pratiche e soltanto 18 punti per i titoli di insegnamento, contro i 29 punti di altri colleghi. Come è normale che sia per un ragazzo che ha soltanto 22 anni. Eppure nei conservatori non ci servono concertisti, ma bravissimi insegnanti con esperienza. E chi da anni si è dedicato all’insegnamento, anche come precario, non potrà mai essere un bravo concertista. Uto Ughi è un violinista straordinario, ma proprio per questo non insegna in Conservatorio. E magari non sarebbe nemmeno un bravo insegnante”. Today.it ha chiesto un commento alla direzione del Conservatorio di Teramo, ma non è arrivata risposta.
Chi comanda al centro per immigrati di Milano – di Fassini, Iazzetti, Mannu
Saliamo a Milano, dove un’inchiesta della Procura ha scoperto un curioso rapporto tra madre e figlio negli appalti del centro di detenzione di via Corelli. È la struttura governativa per il rimpatrio degli immigrati irregolari, ora sotto sequestro. Una funzione così delicata, anche per i piani annunciati dall’attuale governo, era praticamente a conduzione familiare: la madre Consiglia Caruso, amministratrice ufficiale della società Martinina srl, e il figlio tuttofare Alessandro Forlenza. Già nei mesi scorsi la redazione Dossier di MilanoToday in una lunga inchiesta aveva rivelato le stesse presunte irregolarità, oggi indagate dalla guardia di finanza, per i servizi pagati dallo Stato e, secondo la Procura, non erogati. Madre e figlio operavano sotto la supervisione del ministero dell’Interno e della Prefettura di Milano, che avevano ritenuto i loro titoli degni di vincere l’appalto.
E dopo i fratelli d’Italia arrivano i parenti
Ben più famosa è la suocera dell’onorevole con gli stivali (così era entrato alla Camera, foto sopra), Aboubakar Soumahoro, eletto in Emilia Romagna nella lista Alleanza verdi sinistra e mai indagato. Per lo scandalo dei fondi (non) destinati ai migranti a Latina, da fine ottobre sono agli arresti domiciliari la moglie Liliane Murekatete e la madre di lei, Marie Therede Mukamatsindo, da poco rinviate a giudizio con altre quattro persone per reati fiscali. Ma anche dopo le ultime novità che riguardano la famiglia, Soumahoro – che si è sempre dichiarato estraneo ai fatti – non rinuncia alla carica di parlamentare.
Il resto lo sapete già a memoria. Giorgia Meloni e il cognato Francesco Lollobrigida nominato ministro. Giorgia Meloni e la sorella Arianna nominata responsabile della segreteria politica del partito. La fermata fuori ordinanza del ministro Lollobrigida, che scende dal Frecciarossa in ritardo. E la moglie-sorella Meloni che lo difende e dichiara: “Sono fiera di mio marito”. È una vecchia tradizione, che ogni famiglia ben conosce: se invitate a tavola i fratelli, anche se d’Italia, quelli poi arrivano con tutti i parenti.
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Fonte : Today