Il ministero del Lavoro ha pubblicato una guida per i beneficiari dell’Assegno di inclusione (Adi), la misura che sostituisce, in parte, il reddito di cittadinanza. Al momento le domande si possono presentare sul sito Inps e attraverso i patronati, mentre dall’8 gennaio 2024 si potranno richiedere i fondi anche dai Caf. Sulla piattaforma dell’Urp Online del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali sono disponibili alcuni aggiornamenti per accompagnare gli utenti nella richiesta dell’assegno per non sbagliare a presentare la domanda.
A chi arriva l’Assegno di inclusione nel 2024 (Adi)
L’assegno di inclusione (Adi) viene riconosciuto nel 2024 ai nuclei familiari che abbiano almeno un componente in una delle seguenti condizioni:
- disabilità;
- minorenne;
- con almeno 60 anni di età;
- in condizione di svantaggio (grave disagio bio-psico-sociale) e inserito in programma di cura e assistenza dei servizi socio-sanitari territoriali certificato dalla pubblica amministrazione.
Il contributo viene erogato su base mensile e le somme arrivano su una carta di pagamento elettronica (Carta di inclusione o Adi) per un periodo continuativo non superiore ai 18 mesi. Come vedremo più avanti, le tempistiche di presentazione della domanda influiscono sul mese di arrivo dell’assegno.
I richiedenti devono essere cittadini dell’Unione Europea (o loro familiari titolari di diritto di soggiorno) o lungo soggiornanti, apolidi in possesso di analogo titolo di soggiorno, titolari di permesso di protezione internazionale (asilo politico o protezione sussidiaria) e aver risieduto in Italia per almeno 5 anni, di cui gli ultimi 2 in via continuativa. Gli altri componenti del nucleo devono essere residenti al momento della presentazione della domanda.
I requisiti per ricevere l’Assegno di inclusione: Isee e la scala di equivalenza
L’importo massimo annuo è di 6mila euro, incrementabile in base alla composizione del nucleo familiare e alle necessità abitative, che sale invece a 7.560 euro l’anno se il nucleo familiare è composto da persone over 67. Per quanto riguarda i requisiti economici, il valore dell’Isee non deve essere superiore a 9.360 euro. In sintesi, il beneficio economico dell’Adi è erogato su base annua a integrazione del reddito familiare, può arrivare fino a un massimo di 10.920 euro ed è composto da due “quote”:
- una componente, chiamata “quota A”, fino un massimo di 6.000 euro annui, che sale a 7.560 euro annui se il nucleo è composto da persone da persone di età pari o superiore a 67 anni e da altri familiari tutti in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza. La somma va poi moltiplicata per la scala di equivalenza stabilita dal decreto legge 48/2023 (spiegata nell’immagine qui sotto);
- un’integrazione al reddito dei nuclei familiari residenti in una casa in affitto con contratto regolarmente registrato, chiamata “quota B”, il cui importo può arrivare fino a un massimo di 3.360 euro.
Quando presentare domanda; le tabelle con le tempistiche
L’assegno di inclusione decorre dal mese successivo alla sottoscrizione del patto di attivazione digitale (Pad) del nucleo. Solo per i Pad nucleo sottoscritti entro il mese di gennaio 2024, il beneficio decorre dal medesimo mese di gennaio, previo esito positivo della verifica dei requisiti. Le tempistiche sono riportate nella tabella sotto.
Presentazione domanda | Sottoscrizione PAD | Esito positivo istruttoria | Avvio pagamento | Decorrenza beneficio |
Dicembre | Dicembre | Gennaio | Gennaio | Gennaio |
Dicembre | Dicembre | Marzo | Marzo | Gennaio |
Gennaio | Maggio | Febbraio | Giugno | Giugno |
Se non si riesce a fare domanda entro dicembre 2023, eccezionalmente, le domande che presentano il Pad del nucleo sottoscritto entro il mese di gennaio 2024, viene riconosciuta la decorrenza del beneficio entro lo stesso mese di gennaio 2024, come si vede nello schema sotto.
Presentazione domanda | Sottoscrizione PAD | Esito positivo istruttoria | Avvio pagamento | Decorrenza beneficio |
Dicembre | Gennaio | Gennaio | Gennaio | Gennaio |
Gennaio | Gennaio | Febbraio | Febbraio | Gennaio |
C’è una precisazione da fare con l’Isee. Solo per le domande presentate fino al 29 febbraio 2024, in assenza di un Isee in corso di validità, si tiene conto dell’Isee vigente al 31 dicembre 2023. Tutti i dettagli della misura si possono consultare sul sito del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali. Per gli interessati è anche disponibile l’Ufficio relazione con il pubblico online del ministero.
Fonte : Today