Aumentano i casi di influenza in Italia. Secondo l’ultimo rapporto dell’Istituto superiore di sanità, dall’11 al 17 dicembre si sono verificati 15 casi ogni mille assistiti contro gli 11,94 della settimana precedente. Si stima che solo la scorsa settimana 883 mila italiani siano stati messi a letto da virus respiratori il 25% in più rispetto alla scorsa settimana, quando erano stati 702 mila. L’incidenza è in aumento, viene specificato nel rapporto, è in aumento in tutte le fasce di età, ma soprattutto nei bambini al di sotto dei cinque anni con 38 casi per mille assistiti. Tra i virus influenzali, quelli di tipo A risultano prevalenti (98,5%) rispetto ai virus di tipo B.
E poi c’è il Covid: nell’ultima settimana si sono registrate oltre 60mila infezioni, con un aumento del 7,2% rispetto alla settimana precedente (56.404), e 425 decessi, +34,5% rispetto a 7 giorni fa. Il numero dei contagi è però sicuramente sottostimato: comunicare la positività al tampone ormai è quasi un’eccezione. È facile dunque immaginare che tra Covid e influenza gli italiani messi ko da virus e coronavirus (solo nell’ultima settimana) siano più di un milione.
Pregliasco: “Non abusare dei farmaci”
“Dall’influenza, quella vera che sta crescendo solo ora, a raffreddori, tosse e altri virus respiratori, a tanto Covid, con sintomi variegati, più o meno accentuati, saranno circa un milione gli italiani che trascorreranno le vacanze di Natale a letto o alle prese con malanni di stagione”, sottolinea il virologo dell’università di Milano, Fabrizio Pregliasco, raggiunto dall’Adnkronos.
Quanto alle cure, Pregliasco invita a fare un uso responsabile dei farmaci e non abusarne per festeggiare il Natale con amici e parenti. “I farmaci modulano la risposta infiammatoria” dice l’esperto, “se noi azzeriamo i sintomi facciamo il gioco del virus, intanto perché, imbottiti di medicine facciamo tutto quello che non dovremmo fare”, cioè partecipiamo alla convivialità natalizia “che mette a rischio noi e gli altri”. Inoltre, “la febbre stessa è un sintomo positivo dell’organismo, dell’infiammazione intesa come risposta immunitaria per colpire il virus. Quindi, ciò non significa stare con il febbrone da cavallo, ma neanche fare gli eroi ignorando la malattia. Infine, se si ha un qualche sintomo si può indossare una mascherina chirurgica che, come abbiamo imparato, protegge gli altri a differenza della FFp2 che ci protegge anche dagli altri”.
Fonte : Today