Le forze di sicurezza iraniane hanno confiscato la targa del Premio Sakharov 2023 dell’Ue recentemente assegnato a Mahsa Amini, la donna morta dopo essere stata arrestata per aver protestato contro l’hijab obbligatorio. La notizia è stata denunciata dagli attivisti curdi per i diritti umani. Secondo quanto riferito, l’avvocato della famiglia di Amini, Mohammad Saleh-Nikbakht, è stato intercettato e interrogato ieri sera all’aeroporto internazionale Imam Khomeini di Teheran, dopo essere arrivato dalla Francia, dove ha ricevuto il premio a nome della famiglia. Il premio, insieme al cellulare e al passaporto dell’avvocato, sono stati confiscati dalle forze di sicurezza all’aeroporto.
Il premio Sakharov è il massimo riconoscimento che l’Unione europea conferisce a chi compie sforzi a favore dei diritti dell’uomo. È attribuito a singoli, gruppi e organizzazioni che abbiano contribuito in modo eccezionale a proteggere la libertà di pensiero. E l’edizione del 2023 è stato assegnato proprio a Mahsa Amini e al movimento “Donna, vita, libertà”, che “evoca con forza la lotta per i diritti umani e la libertà delle donne in corso in Iran”. Il riconoscimento prende il nome dal fisico russo Andrej Dmitrievič Sacharov, premio Nobel per la pace nel 1975.
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Fonte : Today