C’era anche Adorno, ex maestro 69enne, accanto ai giovanissimi attivisti di Ultima Generazione che stamattina hanno fatto irruzione tra i corridoi della Rinascente a Milano per protestare contro il cambiamento climatico. “Io credo in questi ragazzi, cercano di essere protagonisti del cambiamento”
C’era anche Adorno Marazzina tra i giovanissimi attivisti di Ultima Generazione che stamattina hanno fatto irruzione tra i corridoi della Rinascente a Milano, lanciando coriandoli e volantini sui passanti in giro per lo shopping natalizio, per protestare contro il cambiamento climatico. Ex maestro elementare, 69 anni, si è seduto per terra accanto al capannello di ragazzi che presidiava l’ingresso del grande magazzino a due passi dal Duomo. “Mi sono fermato per capire le loro ragioni”, ha detto, accovacciato sull’asfalto di corso Vittorio Emanuele con il suo elegante cappello marrone.
“Mia figlia sta studiando il fenomeno di Ultima Generazione per la sua tesi di laurea, ne parliamo spesso in casa“, ha raccontato il 69enne a Fanpage.it. “Sono curioso di sentire direttamente da loro cosa pensano, cosa dicono”. E ancora. “Io sono orgoglioso di mia figlia, si è interessata da sola di questi argomenti e ne parla tanto in famiglia. Discutiamo spesso in casa su quali possano essere le modalità migliori per diffondere più consapevolezza su una problematica su cui si sta facendo molto poco. Quel che è certo è che necessario parlarne, e promuovere allo stesso tempo anche azioni concrete. Dobbiamo essere protagonisti del cambiamento“.
Sull’opera di Ultima Generazione, del resto, ha solo buone parole. “Appoggio le loro azioni, purché siano non violente”, sostiene l’uomo. Azioni che svariate volte hanno fatto parecchio discutere, tra frequenti blocchi del traffico che hanno attirato le ire dei pendolari e numerose opere d’arte o monumenti imbrattati (come l’Arco della Pace a Milano). “Daspo urbano e carcere per gli eco-attivisti”, invoca infatti la Lega per i giovani in protesta. “Sono dimostrazioni diverse rispetto a quelle del passato. Una volta c’era il ricorso alla violenza, sembrava l’unico modo per poter affermare le proprie idee. Adesso, con questi ragazzi, è diverso. Stanno cercando di trovare delle strade di persuasione. Io credo in loro”.
Fonte : Fanpage