Tredici statuine in terracotta sono state scoperte dagli archeologici durante gli scavi nell’area della Casa di Leda e il cigno: si tratta di parte di un antico rituale, predecessore dell’odierno presepe.
Anche nell’Antica Pompei, in quella civiltà sepolta dalla cenere dell’eruzione del Vesuvio del 79 dopo Cristo, facevano il presepe? Una specie. La tradizione che vuole le case degli italiani adornate con sughero, muschio e pastori che riproducono la scena della Natività, è più recente, ma anche gli antichi romani a Pompei allestivano nelle loro case qualcosa di simile al presepe: nel Parco Archeologico, infatti, sono state scoperte 13 statuine decorative in terracotta, testimoni di un antico rituale che potrebbe ricordare quello del presepe.
La scoperta è stata effettuata da archeologi e ricercatori durante i lavori di scavo che sono in corso nell’area della Casa di Leda e il cigno: le statuine sono state ritrovate in una domus confinante; si tratta di opere di circa 15 centimetri di altezza, che riproducono figure umane (che si potrebbero ricondurre, dunque, agli odierni pastori), ma anche una noce, una mandorla, e ancora una testa di gallo in argilla e una pigna in vetro. L’ambiente in cui sono state rinvenute le statuine presentava anche delle decorazioni nella parte superiore delle pareti. “Dai primi studi, alcuni soggetti sembrano rimandare al mito di Cibele e Attis, connesso al ciclo vitale delle stagioni e della fertilità della terra e dunque all’equinozio di primavera” fa sapere il Parco Archeologico di Pompeii attraverso i suoi canali social.
Inoltre, durante i lavori di rimozione delle terre ancora presenti nella Casa di Leda e il cigno, è stata scoperta una stanza finemente affrescata nella quale spiccano quattro tondi in cui sono riprodotti volti femminili.
Fonte : Fanpage