Concessa la libertà su cauzione all’ex premier pachistano per l’accusa di divulgazione di segreti di Stato, ma per ora resta in carcere per corruzione. Prorogato al 24 dicembre il termine per la presentazione delle candidature per il voto del 7 febbraio: in sospeso anche quella di Nawaz Sharif.
Islamabad (AsiaNews/Agenzie) – Nella convulsa marcia di avvicinamento del Pakistan alle elezioni generali fissate per il 7 febbraio, l’ex premier Imran Khan – che dal carcere sta cercando comunque di presentare la propria candidatura – ha incassato oggi un punto a suo favore. La Corte Suprema ha infatti concesso la libertà su cauzione a lui e all’ex ministro degli Esteri Mahmood Qureshi, entambi esponenti del Pakistan Tehreek-e-Insaf, nella vicenda giudiziaria della presunta diffusione di segreti di Stato, legata ad alcune rivelazioni compiute da Imran Khan su presunti interventi degli Stati Uniti per metterlo fuori gioco quando ancora era primo ministro. L’ex premier per il momento continuerà però a rimanere in carcere per il caso Toshakhana, cioè le accuse di corruzione legate a doni di personalità straniere (tra cui alcuni orologi di valore) non registrati durante il suo mandato come capo del governo.
Il procedimento giudiziario sulla diffusione di segreti di Stato si era svolto inizialmente all’interno del carcere e il processo è iniziato in modo riservato. Tuttavia, un ricorso legale ha costretto il tribunale a riprendere il procedimento con la presenza di osservatori. Per il caso Toshakhana, invece, Imran Khan – che continua a proclamarsi innocente – è stato condannato a tre anni di carcere. E proprio questa condanna gli impedisce attualmente di concorrere alle prossime elezioni. Contro questo verdetto però l’ex premier ha presentato appello in forza di questo chiede di poter essere ammesso alle elezioni. E per farlo partecipare comunque alla campagna elettorale nei giorni scorsi il suo partito ha diffuso un comizio del leader aincarcerato realizzato con l’intelligenza artificale.
Nel frattempo oggi la Commissione elettorale ha prorogato di due giorni al 24 dicembre il termine per la presentazione delle candidature, la cui scadenza era inizialmente prevista per oggi pomeriggio. Il verdetto sull’ammissibilità resta confermato per il 30 dicembre. Oltre a quella di Imran Khan in sospeso c’è anche la candidatura del suo rivale Nawaz Sharif – anche lui ex primo ministro accusato di corruzione – rientrato in patria poche settimane fa.
Fonte : Asia