La saga di James Bond rappresenta uno dei franchise cinematografici più amati e longevi della storia della settima arte e, tra scene d’azione e cattivi da fumetto, c’è chi ha scoperto un accenno allo spirito natalizio capace di rendere Al Servizio di Sua Maestà un caso unico nella carriera fredda e risoluta dell’agente segreto per antonomasia.
Dopo aver parlato delle indiscrezioni sulla scomparsa di George Lazenby, ex James Bond in Al servizio di Sua Maestà, torniamo a parlare della spia più famosa del cinema per riflettere su come, proprio il film interpretato dall’australiano, possa avere dei risvolti natalizi insospettabili per una saga che ha sempre presentato un personaggio freddo e assolutamente risoluto nel compiere le proprie missioni.
Il personaggio presentato da Lazenby, in effetti, risulta essere più empatico e vulnerabile dal punto di vista emotivo rispetto a quelli degli altri interpreti dell’agente con la licenza di uccidere: in particolare, nel film del 1969, dopo essere riuscito a sfuggire agli scagnozzi di Blofeld insieme a Tracy, Bond si ritrova con la ragazza in un bellissimo paesaggio invernale e, visitando il villaggio di Lauterbrunnen scopre come il loro amore sia più importante delle missioni affidategli dalla Regina.
Questo inedito spirito natalizio si conclude con il matrimonio tra i due prima che, forse in maniera inevitabile, la sposa venga uccisa dai villain lasciando l’agente 007 in lacrime e più consapevole di sensazioni e legami che difficilmente siano stati presentati prima o dopo all’interno della saga.
Un’emozione natalizia breve ma non effimera, quella vissuta da Bond all’interno di questa missione che, proprio per il lavoro fatto sul personaggio, poco si rifà ai canoni del franchise.
In attesa di scoprire in che direzione si muoverà la scelta per il prossimo interprete dell’agente segreto, vi lasciamo alle parole di Idris Elba a proposito delle polemiche razziali per un suo eventuale casting come James Bond.
Fonte : Everyeye