Tempesta di vento a tre giorni da Natale (la neve “beffa” tutti): le nuove previsioni meteo fino a Capodanno

Vento caldo, caldissimo. La prevista tempesta di foehn ha iniziato a sferzare il Nordovest dalla tarda serata di giovedì. La colonnina di mercurio è salita sempre più fino a sfiorare i venti gradi (incredibile a tre giorni da Natale) nelle zone delle Valli di Lanzo e nel Pinerolese, temperature del tutto anomale.

Se già in queste ore il vento soffia forte sulle Alpi occidentali, sarà soprattutto tra venerdì e sabato che il comparto alpino verrà spazzato da venti talora tempestosi, sempre dai quadranti settentrionali. Gli esperti di 3bmeteo.com avvisano: previste raffiche in genere superiori ai 110-130km/h dai 2000-2200 metri di quota con maggiore interessamento delle Alpi occidentali nel corso di venerdì, e di quelle orientali nel corso di sabato. Il tutto accompagnato da nevicate talora copiose venerdì sui settori alpini di confine, dai 1000/1300m, per addossamento del fronte dal Nord Europa (neve molto abbondante attesa su Svizzera e Austria, anche a carattere di bufera). Prestare dunque attenzione, localmente le raffiche più violente potranno spingersi fin nelle valli più vocate specie su Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Alto Adige.

Previste raffiche fortissime a Milano e Torino

Ma attenzione: non sarà un fenomeno limitato alla montagna: punte di 180-200km/h non escluse sulle vette di Piemonte e Valle d’Aosta, ma i venti si inoltreranno dagli sbocchi vallivi fin verso la pianura tra Torinese e Verbano, con raffiche fino a 100-110km/h, valori poco inferiori su Lombardia e Val d’Adige.

Su città come Torino e Milano le raffiche potranno dunque superare i 50-60km/h, e in generale tra pianura piemontese, lombarda e Val d’Adige: possibili danni e caduta di alberi. Dalla vigilia di Natale la ventilazione sarà in attenuazione.

La beffa della neve

Per la neve sulle Alpi italiane è invece confermata la peggior configurazione invernale possibile. E potrebbe durare per un bel po’. Non sarà un “bianco Natale”. E nemmeno freddo. Nulle le precipitazioni e termometro ben oltre la media stagionale. Sulle Alpi svizzere e austriache sta accadendo invece l’esatto opposto, con nevicate epocali. L’immagine seguente mostra come l’Italia sia totalmente tagliata fuori.

Neve solo sulle Alpi svizzere e austriache, non in Italia (immagine da X, Betti)

Previsioni Vigilia, Natale e Santo Stefano

Ecco le previsioni di 3bmeteo.com per i prossimi giorni: il 24 dicembre sarà una giornata stabile, anche se non ovunque soleggiata. Addensamenti sono attesi su Liguria, Sardegna occidentale e regioni tirreniche, con possibilità anche di qualche pioviggine dal pomeriggio tra Lazio e Campania. Banchi di nebbia fino al mattino sulla pianura veneta. Altrove tempo soleggiato. Temperature in lieve calo ma comunque mite.

Anche il 25 dicembre tempo stabile, con addensamenti su Liguria, regioni tirreniche peninsulari e Umbria con possibilità di alcune pioviggini in Campania. Qualche nube innocua anche su Friuli VG e pianura padano-veneta e banchi di nebbia al mattino lungo il corso orientale del Po. Altrove tempo in prevalenza soleggiato. Temperature in ulteriore lieve diminuzione.

Il 26 dicembre annuvolamenti tra Val Padana, regioni tirreniche e Umbria, con possibili locali pioviggini sulla Riviera Ligure di Levante. Più soleggiato su Alpi, regioni adriatiche, ioniche e isole maggiori. Temperature stabili. Insomma: un periodo natalizio tutt’altro che invernale dal punto di vista meteo, senza neve e con poche piogge sparse.

La tendenza per Capodanno

Per avere previsioni affidabili in vista dell’ultimo dell’anno occorrono ancora 4-5 giorni di pazienza, ma qualcosa già si può intuire.  Secondo le ultime analisi degli esperti di 3bmeteo.com le correnti perturbate atlantiche tenteranno di forzare l’anticiclone. Una prima perturbazione potrebbe dunque interessare l’Italia tra il 27 e il 28 dicembre da Nord a Sud, portando tanto freddo ma solo poche precipitazioni. E poi, proprio tra San Silvestro e Capodanno, una seconda perturbazione potrebbe interessare i paesi che si affacciano sul Mediterraneo.

Fonte : Today