Il senso di sazietà è dato da una complessa interazione tra cervello, stomaco e sistema endocrino. Per le persone che hanno problemi a controllare il proprio peso corporeo qualcosa in questo meccanismo non funziona a dovere, la fame si fa sentire anche quando l’organismo non ha bisogno di cibo, e i chili iniziano ad accumularsi. Esistono diverse strategie per indurre il senso di sazietà e riportare sotto controllo l’alimentazione, ma si tratta per lo più farmaci e procedure chirurgiche invasive, pensate per contrastare forme di obesità gravi e pericolose. Dall’Mit di Boston ne arriva invece una particolarmente innovativa, e pressoché priva di effetti collaterali: una pillola vibrante, che una volta nello stomaco fa sentire velocemente pieni, anche consumando pasti di entità estremamente ridotta.
I sensori dello stomaco
Semplificando all’osso un processo estremamente complesso, l’ormone grelina viene prodotto durante i periodi di digiuno, e più aumenta il suo livello più il cervello ci comunica un senso di fame. Quando finalmente iniziamo a mangiare e lo stomaco si dilata riempiendosi di cibo, l’organismo produce un differente mix di ormoni, che inducono il senso di sazietà e fanno iniziare il processo digestivo. Riempiendo lo stomaco con liquidi o elementi non commestibili (come i palloncini gastrici utilizzati dai chirurghi bariatrici), o riducendone le dimensioni con un intervento chirurgico, è possibile ingannare il cervello, e indurre il senso di pienezza anche consumando quantità modiche di cibo.
È per questo motivo, ad esempio, che i dietologi consigliano spesso di bere un bicchiere di acqua prima dei pasti, per iniziare a riempire lo stomaco e consumare quindi meno cibo. Nel loro ultimo studio, pubblicato su Science Advances, i ricercatori dell’Mit hanno tentato di sfruttare lo stesso principio, senza andarte però a riempire realmente lo stomaco, ma piuttosto hackerando i recettori che segnalano la dilatazione delle sue pareti, e dicono al cervello quando è pieno ed è il momento di secernere gli ormoni che ci fanno smettere di mangiare.
Una pillola vibrante
Il dispositivo da loro ideato è una pillola smart che si attiva una volta raggiunto lo stomaco, iniziando a vibrare. Queste vibrazioni sono calibrate per agire sulle cellule che segnalano lo stato di dilatazione dello stomaco, conosciute come meccanorecettori, e convincerle che l’organo sia pieno nonostante, in realtà, sia completamente vuoto. In questo modo, il cervello riceve l’indicazione a iniziare le procedure di digestione, spegnere la fame e indurre il senso di sazietà.
La pillola, grande come un multivitaminico e pensata per essere evacuata dall’organismo dopo l’uso, è stata sperimentata su topi, e ha dimostrato di ridurre del 40% la quantità di cibo ingerita dagli animali. Per il momento, rimane molto da fare prima di immaginare una sperimentazione umana: bisogna dimostrare che si tratta di una procedura sicura anche per l’uomo, e migliorare le prestazioni della pillola, che attualmente è progettata per agire su un singolo pasto, ma richiede poi qualche giorno per essere espulsa dall’organismo. La strada però sembra promettente, e con i dovuti accorgimenti i ricercatori ritengono di poter produrre una pillola ad uso umano, pensata per essere assunta 20 minuti prima dei pasti in modo da ridurre la quantità di cibo che viene assunto prima che si inneschi il senso di pienezza e sazietà.
“Potrebbe essere assunta prima di ogni pasto da chi vuole perdere peso o controllare il proprio appetito”, spiega Shriya Srinivasan, tra gli autori dello studio. “Credo che sia un approccio molto interessante, che minimizzerebbe gli effetti collaterali che si vedono con gli altri trattamenti farmacologici attualmente disponibili”.
Fonte : Today