Qualche giorno fa mio figlio mi ha girato un video che su TikTok stava avendo moltissimo successo.
Si vede un palco con un uomo asiatico con le mani dietro la schiena davanti ad un robot umanoide che all’improvviso gli assesta un unico ceffone che manda il poveretto al tappeto. Poi me ne ha mostrato un altro in cui si vede un robot magrissimo giocare a badminton con un’agilità mostruosa; e un altro ancora che esegue delle mosse di arti marziali; e infine un calciatore robotico che sembra Lionel Messi.
“Elon Musk ha ragione”, è il titolo di molti di questi video, “l’intelligenza artificiale è più pericolosa di quel che ci dicono”. Siamo in piena teoria cospirazionista, ma applicata alla tecnologia invece che ai vaccini o al cambiamento climatico. Quei video infatti sono tutti falsi ma una cosa la dimostrano dei pericoli dell’intelligenza artificiale: quanto sia facile realizzare un video falso di questo tipo.
“Elon Musk ha ragione”: i video virali dei i finti robot atletici e violenti
L’agenzia di stampa americana AP, da mesi impegnata a smascherare le bufale di ogni tipo, ha per esempio dimostrato che il video in cui un robot gioca a ping pong come un fenomeno, è in realtà il video registrato recentemente ai campionati europei, e il fenomeno è lo slovacco di origini cinesi Yang Wang che un software di Wonder Studio ha trasformato in robot.
Lo stesso è accaduto con un altro video analizzato da AP, più spaventoso, in cui si vede l’interno di una fabbrica in cui operano dei bracci robotici, uno dei quali ad un certo punto “perde la pazienza” (se solo i robot avessero sentimenti una espressione così avrebbe senso) e attacca un operaio scaraventandogli addosso un pacco.
Video di questo tipo ingenerano la convinzione che i robot siano una minaccia per gli esseri umani, che possano essere cattivi e quindi dotati di sentimenti autonomi; e lo fanno dando l’impressione che siano ad uno stadio di sviluppo motorio dal quale sono ancora lontanissimi.
Oggi un robot umanoide – con rare eccezioni, come quelli di Boston Dynamics – fa fatica a camminare senza cadere e si muove con l’agilità di un novantenne con l’artrosi.
Fonte : Repubblica