Bonus per i giovani che acquistano casa: cosa succede nel 2024

Ultimi giorni per usufruire delle agevolazioni fiscali per l’acquisto della prima casa da parte degli under 36. Nel 2024 si chiuderanno infatti le esenzioni previste per le imposte di registro, quelle ipotecarie e catastali, per il credito di imposta Iva e l’esenzione dall’imposta sostitutiva per i mutui. Le agevolazioni sono in vigore da maggio 2021 e sono state introdotte dalla legge 73/2021. Vengono di fatto abolite con la nuova legge di Bilancio 2024. La nuova finanziaria conferma infatti solo le misure sui mutui prima casa, peraltro ampliate in fase di discussione parlamentare con l’ingresso dei sostegni per le famiglie numerose. Ma non proroga il resto delle agevolazioni collegate ai finanziamenti e agli acquisti. 

Le misure riguardano gli under 36 con un Isee familiare inferiore ai 40mila euro. Per loro ci sono, ancora per pochissimi giorni, alcune agevolazioni nel caso di rogito. Questi incentivi cadranno di fatto a partire da gennaio 2024 

Quali? Innanzitutto l’esenzione “dall’imposta di registro e dalle imposte ipotecaria e catastale”. Nel caso in cui, invece, si tratti di acquisti soggetti ad Iva (come le cessioni effettuate dalle imprese costruttrici entro cinque anni dall’ultimazione della costruzione), oltre all’esenzione dalle imposte di registro, ipotecaria e catastale, viene prodotto a favore degli acquirenti under 36 un credito d’imposta, non rimborsabile “di ammontare pari all’imposta sul valore aggiunto corrisposta in relazione all’acquisto”.

E ancora, per i mutui erogati per l’acquisto, la costruzione e la ristrutturazione di immobili a uso abitativo a soggetti  c’è anche l’esenzione dall’imposta sostitutiva delle imposte di registro, di bollo, ipotecarie e catastali e delle tasse sulle concessioni governative.

Tutto questo scadrà il prossimo 31 dicembre. Era stata proprio la legge di Bilancio 2023 a operare l’ultimo rinvio, spostando il termine del 31 dicembre 2022 in avanti di un anno. Qualche novità potrebbe arrivare solo con il Milleproroghe. Anche se in quel provvedimento non è previsto l’ingresso di norme che carichino il bilancio pubblico di nuovi oneri.

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Fonte : Today