Partiamo da lontano. Durante gli ultimi Gotham Awards, Robert De Niro si è ritrovato a parlare sul palco come protagonista di Killers of the Flower Moon, scoprendo sul palco che il discorso che aveva preparato fosse stato cambiato in quello che, secondo l’attore, sarebbe stato un vero e proprio tentativo di censura al suo intervento anti Trump.
Robert De Niro aveva già ribadito le sue idee in occasione del Stop Trump Summit e, in vista del festival dedicato al cinema indipendente, sarebbe stato pronto a tornare alla carica per spiegare le proprie posizioni contrarie alla politica dell’ex presidente degli Stati Uniti d’America.
In seguito alla modifica dello script del suo messaggio, l’attore aveva insinuato che la Apple avesse in qualche modo censurato il suo discorso di stampo politico.
In una nuova intervista con Rolling Stone, De Niro è tornato sull’argomento, elaborando quello che crede sia successo nell’occasione: “È successo che stavo lavorando al discorso con uno scrittore, Lewis Friedman, e lui lo ha consegnato a loro e poi uno dei consulenti ha inserito nel discorso qualcosa sul fatto che i bambini dell’Oklahoma non siano nemmeno in grado di leggere il libro Killers of the Flower Moon. E poi non ho saputo più nulla. Mi hanno dato il copione, ho guardato il gobbo e mi sono chiesto cosa fosse successo”.
L’attore ha poi spiegato che, a quanto pare, Martin Scorsese avesse tentato di contattarlo per avvisarlo delle modifiche: “Pensavano che ne avessi parlato con Marty o con qualcuno, ma non era così. Pensavano che mi sarebbe andato bene, e forse mi sto ancora sbagliando, ma non era così. Marty e io ne abbiamo parlato il giorno dopo e lui mi ha detto: ‘Si, ti ho mandato un messaggio e [Apple] mi ha chiesto se potevi abbassare i toni, con rispetto’”.
Durante il festival De Niro aveva aggiunti, a metà del suo discorso: “Ringrazierò Apple, Gotham, Apple, bla bla bla. Ma non mi sento affatto di ringraziarli dopo quello che hanno fatto. In realtà, come hanno osato? L’inizio del mio discorso è stato modificato e tagliato. Io volevo leggerlo. La storia non è più storia. La verità non è più verità. La menzogna è diventata solo un altro strumento nell’arsenale del ciarlatano”.
Dunque storie ancora tese, con De Niro che continua ad affermare di non essere stato in alcun modo d’accordo con il cambiamento previsto nel discorso che ha poi portato sul palco.
A proposito della campagna dell’attore contro l’imprenditore e politico, vi lasciamo all’intervista di Robert De Niro con Repubblica.
Fonte : Everyeye