Ha ucciso la sua stessa zia, dopo averla stuprata e derubata, per poi gettare il suo corpo senza vita in un burrone. La terribile violenza è accaduta nella città di Kotovo, nella regione di Volgograd, in Russia. Un ventunenne della zona era andato a trovare sua zia e una volta arrivato da lei l’ha prima aggredita, poi l’ha obbligata a seguirlo in un vicino stagno.
Come riporta il giornale Mk di Volgograd, una volta arrivato sul posto il giovane ha picchiato brutalmente la parente e poi l’ha violentata. Ma l’aggressore ha deciso di non fermarsi qui e la sua violenza è diventata sempre più brutale. Il 21enne ha inferto circa 10 coltellate al collo della donna che è morta sul posto per le ferite riportate. A quel punto l’assassino ha preso il telefono della sua vittima rubandole 60 mila rubli, circa 600 euro, utilizzando l’app della banca.
A quel punto ha gettato il cellulare della defunta, che non gli serviva più, nello stagno e ha provato a sbarazzarsi del cadavere gettandolo in un burrone. Il 21enne è stato arrestato dalla polizia e sono in corso delle indagini. È emerso anche che il sospetto aveva anche una relazione sessuale con una ragazza più giovane di lui, e quindi minorenne.
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Fonte : Today