Rai, l’Ad Sergio: “2023 in pareggio, raccolta pubblicità a +7%”
“L’andamento della gestione 2023 è positivo con un risultato netto consolidato in pareggio. Alla data di maggio, quando ci siamo insediati, l’indebitamento finanziario netto del gruppo era previsto a fine anno in 650 milioni di euro. Chiuderemo invece il 2023 a 560 milioni, risultato raggiunto grazie a interventi gestionali e alla crescita, ripeto alla crescita, dei ricavi pubblicitari. Si tratta di 90 milioni di debito in meno rispetto alle previsioni ottenuto tramite una razionalizzazione dei costi”.
Lo ha detto l’amministratore delegato Rai, Roberto Sergio, in audizione davanti alla commissione Vigilanza Rai, a proposito dei risultati raggiunti ad oggi. “Nonostante gli impatti dell’ulteriore riduzione dei limiti di affollamento pubblicitario previsti per il 2023 – dal 7% al 6% – nelle fasce 6-18 e 18-24, la raccolta pubblicitaria registra un +7% rispetto agli obiettivi di budget”, ha sottolineato.
Rai, Sergio: “Fake su ascolti, noi leader pochi insuccessi”
L’ad della Rai, Roberto Sergio, fa una “definitiva e pubblica chiarezza sui dati di ascolto” dopo che “in queste settimane sono circolate delle vere e proprie ‘fake news’ che oltre a creare un danno ad un patrimonio comune a tutti gli italiani non rendono merito al lavoro straordinario dei tanti professionisti della Rai”, sottolineando che “in ogni caso lo share non può e non deve essere l’unico per quanto importante riferimento del servizio pubblico”.
L’amministratore delegato, in audizione davanti alla commissione di Vigilanza Rai, ha rivendicato la leadership del servizio pubblico negli ascolti sostenendo che solo “in alcuni casi, pochi, i risultati non sono stati pari alle attese. Capita, ma noi sperimentiamo”, ha sottolineato.
“Rispetto a quanto letto di frequente anche nelle ultime settimane circa i dati di ascolto – ha spiegato Sergio – vogliamo ribadire con forza, anche in questa sede, che, fonte Auditel, i canali generalisti Rai mantengono salda la leadership di ascolti sia da inizio anno che in questa stagione televisiva. Rai Uno, Rai Due e Rai Tre nel periodo autunnale (1 ottobre – 16 dicembre) stanno totalizzando uno share complessiva pari a oltre 3 punti in più rispetto ai comparabili tre canali generalisti dei competitor (Rai 30,0% e il principale competitor 26,7%)”.
“La leadership – ha proseguito – aumenta ulteriormente nella prima serata, difatti a fronte di uno share del 30,8% di Rai, il gap sale a quasi 5 punti. Primato che si conferma sia per l’intera giornata che per la prima serata anche sull’anno (nel periodo 1 gennaio – 16 dicembre le generaliste Rai sono al 30,4% e il principale competitor al 26,3%)”.
“Complessivamente, dunque – ha affermato Sergio – non possiamo che essere soddisfatti di questi risultati, ben consapevoli del pochissimo tempo in cui sono stati varati i palinsesti autunnali e il numero di nuove proposte che sono state offerte al pubblico, anche a causa di numerose uscite spontanee di talent. Ovviamente, come in molti altri ambiti e a maggior ragione in quello radiotelevisivo, il processo di affinamento avviene gradualmente e con costanti interventi che richiedono tempo e lavoro, in alcuni casi, pochi, i risultati non sono stati pari alle attese. Capita, ma noi sperimentiamo, fermo restando che tutte le strutture aziendali sono continuamente impegnate per offrire al pubblico un’offerta di qualità e all’altezza della missione di servizio pubblico”.
Rai, Sergio: “Il giornalismo d’inchiesta è un pilastro dell’informazione ed è una nostra responsabilità”
“Il giornalismo di inchiesta – genere tanto dibattuto – è un pilastro nell’ambito dell’informazione e della nostra responsabilità. Un’offerta ampia e articolata che abbraccia trasversalmente i palinsesti e le fasce orarie”, ha spiegato Roberto Sergio.
“Su Report – ha aggiunto – molto è stato detto e quindi, in questa occasione, è utile citare le altre trasmissioni che contribuiscono a rendere la Rai un importante attore nel panorama dell’approfondimento, dell’inchiesta e del valore del racconto. Presadiretta, Mi manda Rai Tre, il lavoro incessante di Chi l’ha visto, le inchieste di Rai News, Indovina chi viene a cena, i nuovi programmi come Gocce di Petrolio, Cose nostre e FarWest“.
“Sono molte le trasmissioni da citare, ma vogliamo anche ringraziare pubblicamente ed evidenziare il lavoro di tutti i colleghi delle testate giornalistiche Rai (nazionali e regionali) che ogni giorno sono impegnati direttamente sul campo per raccontare quello che accade e tutti i programmi di approfondimento”, ha concluso Sergio.
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Fonte : Affari Italiani