L’amicizia tra John Lennon e David Bowie è una delle storie più belle del rock anni settanta, e anche una delle più travolgenti e piene di aneddoti. Due menti creative uniche al mondo, proiettate nella dimensione della rockstar di fama mondiale, al centro della scena artistica e culturale nella città più elettrizzante del mondo, New York.
È il 1974, John Lennon è il genio dei Beatles, il musicista più famoso al mondo, un agitatore culturale impegnato a usare il rock come strumento per lanciare dei messaggi di pace universali, ma anche a sperimentare al massimo le possibilità offerte dalla vita da rockstar durante il suo leggendario “lost weekend” in cui si separa da Yoko Ono.
David Bowie è una star magnetica ed affascinante, ha conquistato il successo con album straordinari come The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars e Aladdin Sane, ha sperimentato con Diamond Dogs ed è a New York per lavorare a Young Americans l’album che lo lancia al successo in America. I due sono destinati ad incontrarsi, e a lasciare il segno con una sola canzone, Fame, capolavoro funk rock scritto da John Lennon, David Bowie e dal chitarrista Carlos Alomar, la prima hit al numero uno in classifica in America per il Duca Bianco nel giugno del 1975.
Tony Visconti, amico e produttore di David Bowie ha raccontato un aneddoto sull’incontro con John Lennon a New York: «David alloggiava in una suite dell’Hotel Pierre, una sera è andato via prima dallo studio dicendo: stasera viene a trovarmi John Lennon. Puoi passare anche tu più tardi? Sono un po’ spaventato da lui». Visconti non vuole perdere l’occasione di incontrare John Lennon, arriva in hotel, bussa alla porta ma nessuno apre, finché: «Ho detto: sono Tony, David mi ha chiesto di passare. Neil Aspinall della Apple mi ha aperto: scusa, pensavamo fosse la polizia».
Tony Visconti entra, e vede: «Il mio idolo John Lennon seduto sul divano, David con una ragazza e in mezzo a loro una montagna di cocaina, sembrava il monte Everest». I due non si parlano, sono distanti e Tony Visconti prende una sedia, si siede vicino a John Lennon e inizia a parlare di musica con lui. «Ad un certo punto David ha preso un foglio e una matita e ha fatto una specie di ritratto di John. Sono tutti e due dei grandi artisti, anche John ha iniziato a disegnare David e questo ha rotto il ghiaccio. Si mostravano i ritratti ridendo, e hanno iniziato a parlare».
Nel gennaio del 1975, John Lennon si ritrovano agli Electric Lady Studios e in una jam session di un giorno registrano Fame, in cui Lennon suona la chitarra ritmica e canta nei cori. Bowie chiama Tony Visconti e gli chiede se c’è spazio in Young Americans per il pezzo: “Non ci potevo credere. Gli ho detto: David perché non mi hai detto che eri in studio con John Lennon? Sarei saltato sul primo aerei per vedervi registrare insieme!».
Fonte : Virgin Radio