di di Andrea Frollà
Nel contesto globale dell’innovazione aziendale la cosiddetta “open innovation” è ormai emersa come un paradigma chiave, che segna il passaggio da un modello di innovazione chiusa nel perimetro dell’impresa a uno aperto, collaborativo e potenzialmente senza confini. Questo approccio, che vede le grandi aziende e le startup unire le forze, sta ridefinendo le regole del gioco in numerosi settori, creando al tempo stesso un fenomeno noto come “coopetizione” in cui aziende di dimensioni e settori diversi possono sia competere sia cooperare.
L’open innovation si sta affermando come un percorso efficace per accelerare lo sviluppo e l’adozione di nuove tecnologie e soluzioni. Le grandi aziende, riconoscendo i limiti delle risorse e delle competenze interne, e più in generale la minore rapidità fisiologica rispetto alle startup, si stanno rivolgendo a partnership esterne per integrare nuove idee e stimolare l’innovazione. Nel nostro Paese, rileva ad esempio l’ultima edizione del rapporto elaborato da Mind the Bridge e Smau, il trend dell’adozione dell’open innovation come approccio è in crescita tra le aziende italiane. Queste ultime, tradizionalmente più conservative, stanno infatti iniziando a colmare il divario con i leader mondiali dell’innovazione, integrando questo paradigma nelle loro strategie di business. La ricerca mostra che quasi tutte le grandi aziende italiane hanno ora una divisione dedicata all’open innovation, e che il 75% ha incluso l’innovazione nei propri valori aziendali o nella mission.
16,5 mila
Il numero di startup e PMI innovative in Italia
75 %
La quota di grandi aziende italiane che annoverano l’open innovation tra i propri valori aziendali o nella propria mission
70 %
Le piccole e medie imprese italiane che hanno unità dedicate all’open innovation
20 %
La percentuale di grandi aziende italiane che effettuano investimenti in startup tramite corporate venture capital
32 %
Le startup e le Pmi innovative italiane partecipate da soci corporate
Fonte: Osservatorio sull’Open Innovation e il Corporate Venture Capital Italiano (Innovup e Assolombarda, Open Innovation Outlook: Italy 2023 Mind the Bridge e Smay)
Parallelamente, la fotografia scattata dall’Osservatorio open innovation e corporate venture capital 2023 di Assolombarda e Innovup, evidenzia come il venture capital delle aziende stia diventando un meccanismo sempre più rilevante per il finanziamento delle startup. Quasi un terzo delle startup e Pmi innovative italiane è partecipato da una grande azienda, a dimostrazione della crescente integrazione tra le grandi imprese e il mondo delle startup. Un esempio di questa tendenza di respiro internazionale è Philip Morris International, che ha intrapreso un significativo percorso di trasformazione. “L’azienda ha evoluto il suo modello di business, passando da un tradizionale produttore di sigarette a un’entità focalizzata sulla scienza e sulla tecnologia – racconta Tommaso Di Giovanni, vice president Global Communications di Pmi -. Questo cambiamento è stato guidato da un impegno nell’innovazione e nella ricerca, culminato con il lancio di prodotti alternativi senza combustione”. Un cambio di paradigma che ha trovato in Italia un terreno fertile.
Fonte : Repubblica