In Cina un team di ingegneri militari ha realizzato il cannone a rotaia elettromagnetico più avanzato del mondo. Nei test la nuova arma è riuscita a sparare diversi colpi consecutivamente senza intoppi, e il suo consolidamento farebbe del paese un leader nella tecnologia railgun, il termine inglese con cui sono conosciuti i cannoni a rotaia. Anche gli Stati Uniti avevano un progetto nel campo, che però hanno abbandonato qualche anno fa a causa dei costi di costruzione e sviluppo.
Il cannone a rotaia è un tipo di arma che sfrutta la forza elettromagnetica per scagliare proiettili a velocità superiori rispetto a quelle rese possibili dalla polvere da sparo e dalla combustione. Nonostante a livello teorico si parli della tecnologia già dall’inizio del ventesimo secolo, l’industria militare ha raggiunto risultati funzionali solo negli ultimi due decenni.
Precisione e gittata da record
Il nuovo cannone sperimentale cinese si distingue per efficienza e velocità di fuoco. Secondo le informazioni raccolte dal South China Morning Post di Hong Kong, i proiettili lanciati dell’arma viaggiano a una velocità di due chilometri al secondo. Nei test, il cannone è riuscito a sparare 120 proiettili di fila senza errori, coprendo un raggio compreso tra i 100 e i 200 chilometri.
La cadenza di tiro raggiunta dalla railgun cinese eguaglia il record fatto segnare dagli attuali sistemi di artiglieria navale convenzionali, che però supera in termini di gittata (un cannone sparato da una nave da guerra pesante ha una gittata effettiva di circa 30 chilometri).
Uno dei principali fattori che ostacolano lo sviluppo dei cannoni a rotaia è l’usura. L’attrito, la temperatura e la potenza a cui vengono scagliati i proiettili tendono infatti a consumare rapidamente l’interno della camera dell’arma. Gli ingegneri militari hanno dedicato decenni di ricerca per fare in modo che le railgun fossero in grado di fare fuoco ripetutamente senza intaccare il ciclo di vita del sistema, analizzando per esempio i materiali di costruzione, l’energia necessaria per sparare, il controllo del rinculo e i sistemi di puntamento automatico.
Il contributo dell’AI
In un rapporto pubblicato dall’Università navale di ingegneria di Wuhan, i responsabili del progetto cinese hanno dichiarato di essere riusciti a correggere gli errori di calcolo e il problema del surriscaldamento del cannone grazie all’intelligenza artificiale. Il documento sostiene che l’AI è in grado di controllare contemporaneamente 100mila punti dati dell’arma: quando l’intelligenza artificiale rileva un problema, ne diagnostica l’origine e interviene per risolverlo. La collaborazione tra l’AI e la nuova railgun ha già evitato un errore critico del sistema in tre occasioni, ha riportato il team.
Il rapporto non rivela ulteriori informazioni sullo stato attuale del cannone a rotaia. Negli scorsi mesi però, la Marina della Cina si è vantata della potenza della sua tecnologia elettromagnetica di difesa. Dal canto loro, gli Stati Uniti hanno invece deciso di rallentare i loro sforzi nel settore. Secondo un articolo di The Defense Post, in 15 anni il Dipartimento della difesa americano ha investito quasi 500 milioni di dollari in un solo progetto, ribattezzato Emrg (“Electromagnetic Railgun”), senza però raggiungere risultati soddisfacenti. Nel 2021, l’esercito statunitense ha quindi deciso di destinare i finanziamenti verso sistemi bellici più efficaci, come i missili ipersonici o gli sciami di droni guidati dall’intelligenza artificiale.
Questo articolo è apparso originariamente su Wired en español.
Fonte : Wired