Samuel Eto’o, ex giocatore dell’Inter, è stato denunciato a Milano dalla figlia di 21 anni che dopo una lunga battaglia si è vista riconosciuta dalla legge come figlia naturale, ma non è mai stata accettata dall’ex attaccante nerazzurro. Assistita dall’avvocato Daniele Vianello, la ragazza contesta al padre la “violazione degli obblighi di assistenza familiare” relativa all’assegnamento di mantenimento di 10 mila euro mensili stabilito dalla Corte d’appello di Cagliari. La 21enne è nata da una donna tuttora residente in Sardegna con cui ha avuto una relazione al di fuori del matrimonio.
La denuncia: “Cerca un contatto col padre, ancora una volta assente”
”Con un ultimo, disperato tentativo” la studentessa cresciuta senza papà, “prima di determinarsi a presentare la presente querela – si legge nell’atto firmato dal legale – ha cercato un contatto con il padre, ma quest’ultimo ha scelto ancora una volta di rimanere assente”. Da qui la decisione di procedere per vie legali.
Nell’atto il legale ricorda i procedimenti penali e civili da cui emerge che l’ex calciatore del Camerun, nonostante la sentenza (confermata in appello nel 2015 e poi diventata definitiva) con cui gli era stato imposto di versare 10 mila euro per il mantenimento della ragazza, si sarebbe “sempre sottratto agli obblighi genitoriali”. E poi che la figlia , “non (…) economicamente indipendente” e “studentessa fuori sede”, è mantenuta dalla madre, la quale “con difficoltà riesce a” garantirle “una vita dignitosa”. Figlia con cui l’ex capocannoniere “non ha mai voluto avere rapporti”, si legge ancora nella denuncia, determinando dunque una “fragile situazione psicologica”, essendole mancata la “figura paterna”, “nonché la sua condizione di difficoltà economica”. Nonostante questo “l’urlo di dolore della figlia, non ha sortito effetto”. Da qui la decisione di Annie di denunciare il padre.
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Fonte : Today