L’Italia farà parte di una missione navale internazionale per proteggere il traffico commerciale nel Mar Rosso dagli attacchi dei ribelli Houthi. La Marina militare italiana invierà infatti una fregata europea multi missione, la “Virgilio Fasan”, anticipando la partenza inizialmente prevista per febbraio 2024. Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha detto che lo scopo è “garantire la sicurezza delle rotte marittime al fine di prevenire ripercussioni sull’economia internazionale, con pericolose dinamiche sui prezzi delle materie prime. Rischiamo di trovarci con i porti deserti”.
Secondo il nuovo piano, il 24 dicembre la nave dovrebbe attraversare il canale di Suez. La decisione è arrivata dopo una riunione video a cui hanno partecipato Crosetto e il segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Lloyd Austin. Le opposizioni hanno però protestato, ritenendo che la decisione sarebbe dovuta passare prima dal Parlamento. Nel frattempo, il petrolio ha chiuso in rialzo a causa delle tensioni nell’area.
La riunione e la decisione: la missione nel Mar Rosso si anticipa
La riunione decisiva si è svolta martedì 19 dicembre, di mattina. “È necessario aumentare la presenza nell’area al fine di creare le condizioni per la stabilizzazione, evitare disastri ecologici e prevenire, inoltre, una ripresa della spinta inflazionistica – ha spiegato il ministro Crosetto – Ecco perché, nelle prossime ore, l’Italia invierà nel Mar Rosso la “Fremm” – fregata europea multi-missione – “Virginio Fasan”.
Nell’area, i ribelli Houthi sono attivi nell’attaccare navi mercantili dirette verso Israele. Le milizie sciite e filo-iraniane hanno annunciato attacchi ogni 12 ore. Per questo i tempi sono stati anticipati: già domenica 24 dicembre, vigilia di Natale, la fregata italiana dovrebbe attraversare il canale di Suez.
Dalla “chiusura” del Mar Rosso il nuovo shock per i prezzi in Europa
Gli Houthi hanno usato droni, barchini e missili per colpire le rotte commerciali sul Mar Rosso, arrivando persino ad assaltare e dirottare un mercantile, il 22 novembre scorso. Una petroliera norvegese è stata centrata da un missile e la scorsa settimana una fregata francese ha abbattuto due droni lanciati contro una portacontainer.
La nave Fasan della Marina militare: caratteristiche e regole di ingaggio
La nave Virginio Fasan (codice: F 591) è la seconda delle fregate classe Fremm (Fregate Europee Multi Missione) e la prima in configurazione Asw (Anti Submarine Warfare), per difendersi dai sottomarini. La fregata è stata costruita nello stabilimento Fincantieri di Riva Trigoso, in provincia di Genova, ed è stata varata il 31 marzo 2012, per poi entrare in servizio il 19 dicembre 2013. Di solito, la nave fa sede nel porto di La Spezia ma attualmente si trova in Medio Oriente.
Il nome ha origine da Virginio Fasan, medaglia d’oro al Valor Militare alla memoria conferita il 9 settembre 1943, per essere rimasto a bordo di una nave italiana che stava affondando. La nave è dotata di missili Aster 30 e 15 in grado di garantire protezione in un raggio di 100 chilometri e potrebbe in futuro essere affiancata da una seconda nave italiana. Sparerà solo per difendersi e difendere: il suo compito è quello infatti di proteggere i traffici mercantili nella zona da missili e droni degli Houthi grazie alle contromisure di precisione, come confermato dal ministro degli Esteri Antonio Tajani, oltre a fornire attività di “intelligence”.
Opposizioni protestano, Crosetto: “Riferirò al più presto, situazione urgente”
“Rischiamo di trovarci con i porti deserti” avverte Crosetto. E quindi “bisogna intervenire al più presto per evitare conseguenze economiche gravi”, come l’aumento dei prezzi delle materie prime, ma anche dell’energia, visto che da lì passa il 10% del petrolio globale, oltre alle navi che trasportano Gnl, il gas naturale liquefatto. Già diverse compagnie hanno sospeso le spedizioni nell’area.
🚨🇮🇱Israel-Hamas war is officially a regional conflict.
🇺🇸US and allies have organised a naval task force to deal with the threat of🇾🇪Yemen’s Houthi attacks to tankers passing through the Red Sea.
This has consequences for🇶🇦🇸🇦🇪🇬🇴🇲Middle East energy exporters and🇪🇺EU consumers
🧵 pic.twitter.com/9WsCjDOq8w— Francesco Sassi (@Frank_Stones) 19 dicembre 2023
“Riferirò in Parlamento nel più breve tempo possibile ma adesso stiamo studiando tecnicamente con i nostri alleati come intervenire”, ha detto il ministro della Difesa. In realtà, la nave rafforzerà un’altra missione, già esistente, quella europea denominata “Atalanta”. Un’operazione già esistente e autorizzata in Parlamento, ha chiarito la Difesa, dopo che l’opposizione aveva sollecitato un’informativa in aula.
“La decisione l’ha presa questa mattina il ministro Crosetto al telefono con il suo omologo americano Lloyd Austin, senza l’ombra di un passaggio parlamentare che il Movimento 5 Stelle ritiene doveroso. I mandati delle due missioni navali europee nell’area già autorizzate dal Parlamento, infatti, non sono sufficienti: Eunavfor Atalanta è solo una missione anti-pirateria, mentre Emasoh/Agenor prevede solo la scorta ma la protezione attiva dei mercantili che non battano bandiera italiana”, dichiara Marco Pellegrini, capogruppo M5s in commissione Difesa di Montecitorio.
Chi sono gli Houthi e perché stanno mettendo a rischio il commercio mondiale
Concordano i componenti del Pd delle commissioni Esteri e Difesa della Camera: “Apprendiamo a mezzo stampa, come purtroppo è costume di questo Governo, l’intenzione di inviare una nave militare italiana nel Mar Rosso per garantire il traffico marittimo a seguito degli attacchi dei ribelli Houti. È urgente che il Ministro della Difesa venga alle Camere a riferire sulle questioni di sua competenza e non a occuparsi, come stamattina, di presunti complotti della magistratura per fortuna da lui stesso smentiti”.
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Fonte : Today