Il Regno Unito ha appena inaugurato il suo primo impianto per la cattura diretta del carbonio dall’aria. Si tratta di una struttura costruita dall’azienda Mission Zero Technologis in collaborazione con l’Università di Sheffield. E nonostante una capacità di cattura e stoccaggio limitata – appena 50 tonnellate di Co2 l’anno, molto meno di altri impianti in funzione o in via di sviluppo – si tratta di un progetto estremamente innovativo, che permette di immagazzinare l’anidride carbonica direttamente sotto forma di gas, che verrà poi utilizzato per la produzione di carburanti sostenibili per l’aviazione.
Catturare la Co2
Le tecnologie per il sequestro diretto del carbonio dall’aria puntano a rimuovere la CO2 dall’atmosfera per ridurre il peso delle emissioni umane sui cambiamenti climatici. È un campo ancora relativamente giovane rispetto alle più diffuse tecniche di cattura direttamente alla fonte, che permettono di abbattere le emissioni degli impianti inquinanti sequestrando il carbonio nelle ciminiere di fabbriche e centrali energetiche. Ed è considerata ormai una delle strade principali per raggiungere l’obbiettivo del Net Zero Emissions per il 2050, che permetterebbe di limitare l’aumento delle temperature entro il grado e mezzo sopra ai livelli preindustriali.
Attualmente esistono appena una manciata di impianti del genere già operativi, tutti più o meno sperimentali, e in totale sono circa 27 quelli in via di sviluppo in Europa, Nord America, Giappone e Medio Oriente. Si tratta di una tecnologia che deve ancora provare sul campo la sua efficacia nel ridurre la quantità di anidride carbonica presente nella nostra atmosfera, e l’impianto appena inaugurato in Gran Bretagna presenta diverse caratteristiche innovative.
Polmoni artificiali
L’impianto costruito da Mission Zero Technologies ha una capacità di sequestro annuale pari a 50 tonnellate di CO2. È alimentato completamente ad energia solare, in modo da non aggiungere emissioni di gas serra, e funziona con una tecnologia ispirata ai sistemi utilizzati dai polmoni per trasportare l’anidride carbonica fuori dai nostri corpi. L’impianto è capace di estrarre la CO2 dall’atmosfera e di concentrarla direttamente in forma gassosa, senza bisogno di ricorrere a sostanze come l’idrossido di sodio o le ammine, che una volta sequestrato il carbonio dall’aria richiedono elevate temperature per la sua purificazione e concentrazione. A detta dei suoi produttori, questo permette al nuovo impianto di utilizzare tre volte meno energia rispetto alle tecnologie già presenti sul mercato, senza necessità di utilizzare componenti rari o estremamente costosi.
L’impianto appena entrato in servizio servirà ora per testare le prestazioni di questa nuova tecnologia, e la sua scalabilità per impianti di capacità maggiore. L’anidride carbonica catturata verrà utilizzata invece dai ricercatori dell’Università di Sheffield per sperimentare e ottimizzare la produzione di carburanti sostenibili per l’aviazione: propellenti a impatto netto zero, che sfruttano il carbonio catturato dall’atmosfera per evitare la necessità di estrarre ulteriormente combustibili fossili dal sottosuolo, non potendo usare, almeno per ora, forme alternative come idrogeno o motori elettrici per alimentare i motori degli aeroplani.
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Fonte : Today