La segretaria del Pd ha meno follower di Calenda, 789mila contro 966mila, e circa 8 milioni in meno di Meloni. L’unico con una performance peggiore è Tajani, con 249mila. Pesa molto la decisione di essere l’unica leader assente da TikTok, che le preclude l’accesso alla platea di persone al di sotto dei 25 anni che popola la piattaforma.
Salvini cerca di essere onnipresente
Il leader della Lega è ancora il politico italiano con il maggior numero di follower, pari a 9 milioni e 700 mila, e mantiene alta la sua posizione in classifica grazie all’altissimo numero di post quotidiani, quasi 5 al giorno, per un totale di 6.257 in un anno. La sua strategia è sempre la stessa: pubblicare poca politica e moltissima cronaca nera, con cui ha raccolto circa 70 milioni di interazioni durante l’anno.
Conte in picchiata
Nonostante sia il terzo leader per numero di follower, con 8 milioni, il portavoce del Movimento 5 stelle ha registrato la peggiore emorragia di seguaci, perdendone 34mila su Instagram e 15mila su Facebook. Tuttavia, è riuscito a restare a galla proprio grazie a TikTok, dove ne ha guadagnati 165mila, conquistando anche 5 tra i post più popolari pubblicati nel corso dell’anno.
Calenda in equilibrio
Il leader di Azione pubblica più di tutti, con 7.695 post all’anno, ma non riesce a emergere anche a causa del suo uso estensivo di X. Non convince su Instagram, dove scende di 5mila follower, ma recupera su Facebook, con un aumento di 17mila persone.
Tajani disinteressato
Fanalino di coda per numero di follower, il segretario nazionale di Forza Italia non prova nemmeno a competere con la potenza comunicativa del suo predecessore a capo del partito, Silvio Berlusconi. Non ha realizzato alcun post di successo e si limita a usare tutti i social, anche TikTok, in maniera estremamente istituzionale, concentrandosi sulla propria attività politica, senza esporsi sulla cronaca o sulle questioni di governo.
Renzi in scomparsa
Il premio per la performance peggiore del 2023 va invece al leader di Italia viva. Nell’ultimo anno ha perso quasi 35mila follower su X, la sua piattaforma preferita, registrato un engagement molto basso e pubblicato poco più di Schlein, con appena 1.200 post. Per Roberto Esposito “interviene quasi fosse un editorialista o un opinionista ed è difficile riconoscere uno stile riconducibile alla figura di un leader politico in grado di spiegare le idee di partito o le iniziative politiche”.
Fonte : Wired