Non trovano pace i Ferragnez, che dopo la multa inflitta a Chiara Ferragni da Agcom continuano a movimentare il dibattito pubblico. L’influencer è coinvolta in una nuova inchiesta, pubblicata da Selvaggia Lucarelli sul Fatto Quotidiano, che riguarda le uova di Pasqua brandizzate messe sul mercato in collaborazione con Dolci Preziosi: anche in quell’occasione, a fronte di un guadagno di 700mila euro, i soldi donati in beneficenza furono appena 12mila euro.
Chiara Ferragni, dopo il pandoro le uova? “700mila euro lei e solo 12mila per il sociale, è una vergogna”
Fedez: “Sotto pandemia abbiamo fatto più di governo e Regione Lombardia”
Fedez, per cercare di difendere sua moglie dalle accuse, aveva pubblicato delle storie su Instagram in cui elencava tutte le opere di beneficenza della sua influente famiglia, sopratutto quelle organizzate durante la pandemia. “Abbiamo fatto una raccolta fondi da 4 milioni di euro e abbiamo costruito una terapia intensiva da 150 posti letto in 10 giorni – ha detto il rapper – che ha permesso di salvare centinaia di vite. Al governo e alla Regione Lombardia sono serviti 10 milioni di euro per costruirne una dopo mesi”.
La replica della Regione: “I posti letto grazie alla donazione dei Ferragnez erano 14, non 150”
Secca la replica del consiglio regionale lombardo, che ha accusato il marito di Chiara Ferragni di aver diffuso informazioni errate e fuorvianti: “L’ospedale in Fiera – si legge nella nota – è nato per iniziativa di Fondazione Fiera Milano, è stato interamente finanziato insieme a centinaia di persone e migliaia di benefattori, da importanti nomi dell’economia italiana a Pietro, tredici anni, che decise di devolvere la propria paghetta. Non un euro pubblico è stato utilizzato. I posti letto di terapia intensiva che sono stati ricavati nella struttura realizzata grazie alle donazioni raccolte da Fedez e Ferragni erano 14 e non 150. All’ospedale in Fiera, invece, grazie alle donazioni di oltre 6 mila donatori privati, anche semplici cittadini, si è potuto realizzare un vero reparto di terapia intensiva con 157 posti letto, che ha potuto ricoverare e curare 538 pazienti”.
Anche il MiC smentisce Fedez
Ma non finisce qui. Nella sua invettiva, Fedez aveva anche attaccato il ministero della Cultura, reo – a suo dire – di aver lasciato senza tutele economiche i lavoratori del comparto spettacolo. Anche in quel caso, il rapper aveva citato personali “opere di bene”, che avrebbero coperto quel buco: “Durante la pandemia – ha spiegato – c’è stata una categoria, che erano i lavoratori dello spettacolo, completamente abbandonata dallo Stato. Il Mibact aveva raccolto in un anno mezzo milione di euro; io da solo, chiuso 10 giorni in casa, giorno e notte, ho raccolto 3 milioni di euro, in un anno 7 milioni, che ho distribuito insieme a Cesvi”.
Anche in questo caso, a stretto giro è arrivata la smentita del ministero oggi guidato da Gennaro Sangiuliano, che difende l’operato del suo predecessore, Dario Franceschini: “In riferimento alle dichiarazioni del cantante Fedez secondo cui, durante la pandemia, il Ministero della Cultura, fino a marzo 2021 denominato Mibact, avrebbe raccolto in favore dei lavoratori dello spettacolo ‘mezzo milione di euro’ – si legge nella nota diramata dal ministero – la Direzione generale Spettacolo del MiC precisa che, nel triennio pandemico 2020/2022, sono stati complessivamente erogati, a favore del settore, oltre 95 milioni di euro direttamente ai lavoratori e più di 260 milioni alle imprese per un totale complessivo superiore ai 355 milioni di euro”.
Fonte : Today