Se fino ad un pò di tempo fa esistevano solo le barrette proteiche, destinate per lo più agli sportivi, oggi in tutti i supermercati è possibile trovare la versione proteica (ad alto contenuto di proteine) di una vasta gamma di alimenti (dai dessert freschi agli yogurt, dalla pasta ai biscotti). Questo boom è dovuto all’aumento di interesse nei confronti dell’alimentazione healty e correlata all’attività fisica che ha diffuso l’idea secondo cui le diete iperproteiche siano le migliori per perdere peso. Per carpirne la portata, basta pensare che circa 7,5 milioni di famiglie italiane hanno acquistato nel 2022 prodotti proteici. A favorirne l’acquisto una migliore e più capillare distribuzione di questi prodotti che è possibile reperire non più solo all’interno di palestre o su siti web specializzati, ma anche all’interno dei più comuni supermercati.
A riscuotere maggiore successo continuano ad essere gli alimenti per sportivi, seguiti dai dessert freschi e dagli yogurt (+70% i budini e +25% il kefir), seguiti dai piatti pronti vegetali e affettati addizionati di proteine. A proposito di yogurt proteici, sui social è in corso da qualche tempo un acceso dibattito tra chi li considera più e chi meno salutari di quelli “tradizionali” come lo yogurt greco (caratterizzato da un più elevato contenuto di proteine rispetto allo yogurt tradizionale e al latte). Gli yogurt proteici arrivano infatti a contenere anche 9-11 g di proteine per 100 g, un valore paragonabile a quello dello yogurt greco, se non maggiore. Abbiamo fatto il punto con il nutrizionista Fabio Mariniello.
Dott. Mariniello, perché gli yogurt proteici sono così richiesti nonostante siano spesso più costosi degli analoghi “tradizionali”?
“Innanzitutto per una questione di gusto. Lo yogurt greco non piace a tutti, sia per sapore che per consistenza. Inoltre, molte persone devono dolcificarlo per renderlo gradevole e palatabile. Spesso è necessario arricchirlo di noccioline, granella di cocco, cioccolato affinché il gusto sia rotondo, completo e gradevole. Sono davvero poche le persone che lo mangiano assoluto. Inoltre, non sempre è facile trovarli delattosati, rivelandosi inadatti o inaccessibili a coloro i quali soffrono di intolleranza al lattosio. In ultimo, non è vero che sono meno costosi. A parità di vasetto, spesso le marche più rinomate hanno un prezzo quantomeno paragonabile. Salvo offerte dettate dalle catene di supermercati, lo yogurt greco che gode di pubblicità in tv ha un prezzo simile o superiore ad alcuni yogurt proteici. A parità di macronutrienti, questi ultimi spesso offrono una consistenza più simile ad un dessert tipo budino, con una varietà di gusti non elevatissima, ma molto gradevole. E’ sicuramente questo uno motivi per cui sono così tanto venduti”.
Le proteine sono elementi fondamentali per l’organismo. Ma di quante ne abbiamo bisogno ogni giorno?
“Dipende dal genere, dalla fascia di età, dal quadro patologico e dal livello di attività motoria. La risposta è quindi molto complessa. Faccio qualche esempio di natura molto generica. Un uomo adulto, sano, senza complicazioni nel quadro renale, che si allena in modo serio e continuativo, magari con un allenamento ibrido, sia aerobico che anaerobico, seppur non agonistico, può tranquillamente assumere da 1,5 a 2 g di proteine per chilo di peso corporeo ogni giorno. Se la persona è sedentaria, la quota scende. I livelli di riferimento nefrologici sono molto rigidi, ma andrebbero decisamente aggiornati. Alcune scuole di pensiero suggeriscono 0,8 g di proteine per chilo di peso corporeo al giorni, ma sono parametri datati, anche per una persona molto sedentaria”.
Tornando agli yogurt proteici, presentano reali vantaggi da un punto di vista nutrizionale rispetto a quelli tradizionali?
“Assolutamente no. E’ solo per una questione di gusto. Inutile girarci attorno, è come scegliere tra mangiare fagioli e ceci. Sono due prodotti simili, poichè originano dal latte vaccino, che in entrambi i prodotti è l’ingrediente principale, ma hanno un gusto e una consistenza diversi”.
Yogurt greco e proteico: quali sono le differenze?
“Le differenze stanno nella presenza di probiotici utili al processo di produzione dello yogurt, nel ridotto quantitativo di ingredienti addensanti e nei rapporti tra zucchero e grassi. Spesso lo yogurt proteico, a differenza di quello tradizionale, utilizza edulcoranti e fibre vegetali o amidi per dare una consistenza simile a quella di un budino”.
Quale dei due è più salutare?
“Gli yogurt proteici non fanno male, come molti pensano, ed hanno un apporto proteico ed un prezzo simili allo yogurt greco. Sono due prodotti serenamente intercambiabili. Se il greco non piace al paziente, il nutrizionista può tranquillamente sostituirlo con uno yogurt proteico. A tal proposito, vorrei impartire un piccolo monito ai colleghi più “estremisti”: imporre un prodotto rispetto ad un altro, inalberandosi sulla lista degli ingredienti, può condurre alcuni pazienti più suscettibili a quadri patologici ossessivi. Consiglio, dunque, un approccio comunicativo più morbido e delicato. Non tutti gli alimenti si possono classificare in un cassetto nero o bianco. Esistono mille sfumature grigie. Pertanto, è giusto che nessun paziente si dedichi ad una scelta di alimenti esclusivamente “bianchi”, super sani, e di primissima scelta”.
Quale tipo di yogurt è quindi meglio scegliere?
“Gli yogurt proteici sono costituiti da amido di mais e/o carragenina come addensanti (servono a dare consistenza). Non è troppo diverso dal concetto di farina aggiunta ad una besciamella per ottenere un effetto cremoso. Al fine di stabilizzare la struttura cremosa, si utilizzano dei sali minerali. In ultimo si aggiungono gli edulcoranti, che dolcificano mantenendo le calorie totali basse. Se non si fa abuso, anche i dolcificanti non vanno temuti. Il mio consiglio è di alternare i due prodotti, se piacciono entrambi, o di scegliere quello che, a parità di gusto, praticità e necessità è più gradito”.
Fonte : Today