Mons. Kevin Rondall, di origini statunitensi, è arrivato nel Paese a fine novembre e ha presentato le credenziali al presidente il 7 dicembre. Nel fine settimana la prima messa, assieme all’arcivescovo della capitale. Nell’omelia il rappresentante vaticano ha ricordato l’impegno verso i bisognosi e l’importanza del dialogo in una nazione a maggioranza musulmana.
Dhaka (AsiaNews) – “Quando amiamo e aiutiamo le persone bisognose, quelle più trascurate, amiamo e aiutiamo Dio. Quando diamo da mangiare alle persone affamate, nutriamo Dio stesso”. Con queste parole il nuovo nunzio apostolico in Bangladesh, mons. Kevin Rondall, ha salutato la comunità dei fedeli nella prima messa celebrata dal suo insediamento dopo la nomina di papa Francesco il 13 agosto scorso. Nell’omelia il prelato di origini statunitensi, rivolgendosi agli oltre 500 fedeli presenti, ha rinnovato il compito di essere fonte e ispirazione di amore fra persone di tutte le fedi, ancor più importante e urgente nel Paese asiatico a larga maggioranza musulmana.
Il rappresentante vaticano ha fatto il suo ingresso in Bangladesh il 23 novembre scorso e, il 7 dicembre, ha presentato le proprie credenziali al capo dello Stato Shahabuddin Chuppu, nella sede presidenziale nella capitale. La prima messa, concelebrata con l’arcivescovo di Dhaka mons. Bejoy N. D’Cruze e altri prelati del Paese, si è svolta il 15 dicembre scorso, seguita da un ricevimento ufficiale organizzato alla St. Mary’s Cathedral. “Dio vive in Bangladesh” ha proseguito nel sermone rivolgendosi ai fedeli mons. Rondall, aggiungendo che “ogni volta che lo cerchiamo, possiamo trovarlo” perché “vive nella Bibbia e nell’Eucaristia”. “E anche nel popolo – ha concluso – perché Dio ha creato gli esseri umani a Sua immagine”.
Mons. Kevin Randall è nato a New London, negli Stati Uniti, il 6 maggio 1966. È stato ordinato sacerdote il 25 luglio 1992, incardinandosi nella Diocesi di Norwich e si è laureato in Diritto Canonico. Il prelato è entrato nel servizio diplomatico della Santa Sede il primo luglio 2001, prestando nel tempo la propria opera nella nunziatura apostolica in Rwanda, Serbia, Slovenia, Perù, Sud Africa, Messico e Austria.
La Chiesa cattolica del Bangladesh ha accolto l’arcivescovo dopo 15 mesi di vacanza della carica, succedendo al predecessore mons. George Kocherry che ha servito come nunzio apostolico in Bangladesh per 10 anni fino al 22 agosto 2022. Gerald Rodrigues, cattolico ed ex insegnante all’Holy Cross College di Dhaka, rivolgendosi al neo rappresentante vaticano sottolinea che la comunità è “molto felice di averla con noi. Ringraziamo papa Francesco per aver nominato una persona saggia e capace”. Il leader cattolico ha poi auspicato che mons. Rondall possa “comprendere i sentimenti” dei fedeli del Bangladesh e “svolgere efficacemente” il suo lavoro apostolico, oltre a “contribuire maggiormente allo sviluppo socio-economico di questo Paese”.
L’arcivescovo di Dhaka e presidente della Conferenza episcopale del Bangladesh, mons. Bejoy N. D’Cruze, ha sottolineato come il nuovo nunzio abbia sin da subito guadagnato l’attenzione e l’apprezzamento dei vescovi, presentando loro le proprie credenziali. Plaudendo all’organizzazione dell’accoglienza e alle iniziative promosse per il suo arrivo, il nunzio ha infine benedetto i fedeli presenti e ha espresso la speranza di poter iniziare presto le visite nelle varie diocesi del Paese, per incontrare e conoscere meglio la comunità cattolica.
Fonte : Asia