Da mezzanotte è iniziato lo sciopero nazionale di 24 ore dei medici, veterinari e sanitari del servizio sanitario nazionale, proclamato da Aaroi-Emac, Fassid, Fvm-Federazione veterinari e medici e Cisl medici. L’adesione sarebbe alta. Potrebbero saltare circa 25mila interventi chirurgici programmati, con disagi negli ospedali e sul territorio.
Sciopero dei medici: a gennaio nuova protesta
Cosa c’è dietro questa mobilitazione massiccia? La manovra economica per il 2024 è “l’ennesimo schiaffo al servizio sanitario pubblico e ai suoi professionisti perché mortifica i principi della salvaguardia della sanità pubblica e del diritto alla tutela della salute che continuano a non essere tra le priorità di questo Paese, a prescindere dal colore e appartenenza politica di chi lo governa – attaccano i sindacati dei medici Anaao Assomed e Cimo-Fesmed ed il sindacato degli infermieri Nursing Up – Senza confronto e senza novità sostanziali sulle richieste alla base delle nostre mobilitazioni, nel mese di gennaio 2024 proseguiremo con 48 ore di sciopero, le cui date verranno comunicate non appena sentite la basi associative”.
“Solidarietà e vicinanza” ai dirigenti medici, veterinari e sanitari del Servizio sanitario nazionale che oggi sono in sciopero. A esprimerle, a nome della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e Odontoiatri, il suo Presidente, Filippo Anelli. “Il messaggio che i colleghi vogliono lanciare – continua – è che il Servizio sanitario nazionale ha bisogno di aiuto. L’obiettivo è preservare la sanità pubblica e universalistica.
“Lo sciopero è indispensabile per dare un messaggio chiaro al governo”
I sindacati medici e veterinari contestano la Legge di Bilancio 2024, il mantenimento del tetto alle assunzioni di nuovo personale, l’assenza di misure per stabilizzare i precari, “l’ennesimo sottofinanziamento del Fondo Sanitario Nazionale e del prossimo Ccnl”, il mancato riconoscimento della specificità del lavoro dei professionisti. Lo sciopero, affermano i sindacati, è “indispensabile per dare un messaggio chiaro alla politica di governo: il Ssn ha bisogno di aiuto. La Legge di Bilancio non lo aiuta affatto. Lo sciopero è l’estrema ratio a cui ricorrere per reclamare il diritto alla salute garantito dal personale pubblico”.
Cosa succede fino a domani
E’ previsto lo stop a tutti i servizi della sanità ospedaliera e territoriale indispensabili per le diagnosi e le cure non urgenti e per la sicurezza e le forniture alimentari. Medici, veterinari, farmacisti, psicologi, biologi e dirigenti sanitari incrociano le braccia, bloccando tutte le prestazioni funzionali, quindi indispensabili, per tutte le altre prestazioni ospedaliere e territoriali, comprese quelle della filiera alimentare. Si prevede il blocco delle prestazioni anestesiologiche, dei percorsi prechirurgici, degli ambulatori di terapia del dolore e di tutte le consulenze differibili.
Blocco delle prestazioni di radiologia diagnostica, interventistica e ambulatoriale, della diagnostica di laboratorio, delle prestazioni psicologiche nei consultori, nelle neuropsichiatrie infantili, nei centri di salute mentale, delle prestazioni farmaceutiche in ospedale e sul territorio, dei servizi di igiene e sanità pubblica. Blocco anche dei mercati di import export di derrate alimentari, macellazioni, forniture di carni e prodotti ittici.
Un presidio di circa 100 medici è in corso davanti al ministero della Salute.
Scioperano anche i veterinari
In sei regioni “nevralgiche per la catena di macellazione e zootecnica, nell’import export, non c’è bisogno che scioperi il 100% dei veterinari ma basta la percentuale giusta nei punti più cruciali. Abbiamo realtà come la Lombardia, dove l’adesione allo sciopero da parte dei colleghi è stata altissima così come in Campania, buona in Emilia Romagna, Piemonte, Veneto e Marche”. Così Aldo Grasselli presidente della Fvm- Federazione Veterinari
Medici e Dirigenti sanitari, che oggi insieme alle sigle Aaroi-Emac (sindacato degli anestesisti e rianimatori), Fassid (radiologi, patologi, psicologi del Ssn e farmacie ospedalieri), e Cisl Medici, hanno scioperato e sono in presidio a Roma davanti il ministero.
Fonte : Today