Il termine arriva dal latino “solstitium” che significa letteralmente “sole fermo”. Si verifica quando il Sole illumina una zona del Pianeta per meno ore, smette di “calare” rispetto all’equatore celeste poi inverte il cammino. Nel 2023 cade il 22 dicembre
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Poco prima di Natale cade il solstizio d’inverno, il giorno più corto dell’anno. Questo giorno, che ha il numero di ore di luce più limitato dei 12 mesi, segna anche il passaggio dall’autunno all’inverno. Non capita ogni anno lo stesso giorno, e solitamente si verifica tra il 20 e il 23 dicembre.
Cos’è il solstizio d’inverno
Il solstizio d’inverno è il giorno in cui comincia, dal punto di vista astronomico, la stagione invernale. L’inclinazione dell’asse della Terra rispetto al piano dell’eclittica (il cammino apparente tracciato dal Sole nel cielo durante l’anno) è al suo massimo possibile. L’asse è una linea immaginaria che collega il Polo Nord al Polo Sud, la Terra ruota su stessa e l’asse può essere più o meno inclinato. L’inclinazione dell’asse durante il solstizio di inverno è di 23,5 gradi. I momenti di massima inclinazione sono due, il solstizio di inverno e quello d’estate. Il solstizio d’inverno – per chi vive nell’emisfero nord del pianeta – è il momento in cui il Polo Nord è il più distante possibile dal Sole (in relazione al suo asse, non in assoluto); il solstizio d’estate, al contrario, è quello in cui è più vicino. Per chi si trova nell’emisfero Sud, il fenomeno è identico ma a giorni invertiti.
Quando cade nel 2023
Il termine “solstizio” arriva dal latino solstitium che significa letteralmente “sole fermo”. Si verifica quando il Sole illumina una zona del Pianeta per meno ore, smette di “calare” rispetto all’equatore celeste poi inverte il cammino. Avviene in una finestra che va dal 20 al 23 dicembre, a causa della non perfetta corrispondenza tra il calendario moderno e l’anno solare, che dura 365,2422 giorni. Nel 2023 il giorno del solstizio è venerdì 22 dicembre.
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Il solstizio nel mondo
Stonehenge, il monumento preistorico situato nel Wiltshire, in Inghilterra, è un simbolo di questa giornata perché costruito in modo da essere perfettamente allineato con la posizione del sole al tramonto. La costruzione di Newgrange, in Irlanda, invece è allineata all’alba del solstizio di inverno, il Cerchio di Goseck, in Germania, a quella di entrambi i momenti della giornata. Proprio a Stonehenge si tengono ogni anno in occasione del solstizio celebrazioni guidate dagli ordini druidici, associazioni religiose che si rifanno alle guide spirituali e figura di spicco nelle popolazioni celtiche.
In Iran, il solstizio d’inverno coincide con la festa di Yalda o Shab-e Chelleh, in cui vengono serviti melograni, meloni e noci secche. Mangiare del melone durante la notte di Yalda è di buon auspicio per la salute. L’arrivo dell’inverno viene celebrato come il rinnovamento del Sole e la vittoria della luce sulle tenebre, dato che da quel momento in avanti le ore di luce aumenteranno. Durante la notte le famiglie si riuniscono e si rimane insieme tutta la notte, fino all’alba. La tradizione è celebrata anche in Afghanistan, Tajikistan, Uzbekistan, Turkmenistan, Azerbaijan e Armenia.
In Guatemala questa data corrisponde anche all’allestimento del “Palo Volador”. Tre uomini si issano su un palo alto 15 metri; mentre uno di loro picchia un tamburo e suona un flauto, gli altri due volteggiano attorno al palo, prima di iniziare la discesa. Se atterrano sui propri piedi, significa che il Sole tornerà a sorgere e i giorni torneranno ad allungarsi. La tradizione riprende un antico rito Inca.
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Fonte : Sky Tg24