Adesso però basta con i numeri: dovremmo piuttosto soffermarci sull’incongruenza di tutto questo, perché se la vita è un dono di Dio, allora terminarla significa rovinare il lavoro del Creatore, che in teoria sarebbe l’unico a poter decidere chi va e chi resta. Invece in Alabama, chi va e chi resta lo decidono i giudici. Portare a termine qualsiasi tipo di gravidanza, anche quelle avvenute perché le donne sono state stuprate, o che rischiano la morte in caso di parto; quelle che portano nell’utero un feto malato e quelle che sono talmente povere da non garantire una vita dignitosa ai figli non si possono sottrarre, sono obbligate a terminare la gravidanza. E guai a lamentarsi: l’hai voluta la bicicletta? Anche questo, tra l’altro, l’ha deciso un gruppo di giudici. Questi feti, annunciano senza mezzi termini, hanno tutto il diritto, anzi: il sacrosanto dovere di essere salvati. Perché la vita è un dono di Dio. Poi, invece, quando diventano grandi, spesso dopo aver vissuto vite disagiate, violente o essere nati con una disabilità mai curata, e compiono un atto terribile, allora lì sì che possono morire. Anzi: deve morire. Semplicemente, li si elimina.
È la filosofia dell’occhio per occhio, che tanto piace alla mafia. È un atteggiamento che i giovani osservano e copiano, perché viene loro insegnato in questo modo: devono sempre fare i bravi, ma se un giorno a John gli girano i cinque minuti e tira un pugno a un compagno, non bisogna porgere l’altra guancia, come insegnano in Chiesa, ma spaccargli il naso con una testata di quelle date bene. Così impara.
Il 47% degli americani appoggia la pena di morte. l’80% di questi sono repubblicani, il 50% democratici e il 64% sono indipendenti. Quando Trump era al governo, sono stati ammazzati più detenuti che negli ultimi 150 anni. Fecero scalpore le esecuzioni di detenuti disabili, e cioè con un quoziente intellettuale sotto la norma.
La questione sociale
Perché così tanti americani supportano la pena di morte? Perché quando si commette un crimine violento, non solo si sentono moralmente giustificati a farlo, ma credono che sia un deterrente per chi volesse ammazzare qualcuno. Il problema di questo ultimo punto è che se davvero lo fosse, visto che la pena di morte esiste negli Stati Uniti prima ancora che fosse scritta la Costituzione, a metà del 1700, adesso dovrebbe essere un paese tranquillo, senza omicidi e violenza, mentre sono al ventiquattresimo posto dei paesi più violenti del mondo, ma solo perché nei 23 paesi prima ci sono le guerre. È seguita da Sudafrica, Haiti e Burundi. Il tasso di incarcerazione americano è il più alto del mondo.
Fonte : Wired