Viaggiare è un’esperienza che consente di allargare i propri orizzonti e, contemporaneamente, di imparare cose nuove.
Non importano la distanza che si copre o la durata: da un viaggio si ritorna, sempre, con un bagaglio più ricco.
È un modo di cambiare, una trasformazione che avviene attraverso il contatto con persone e culture diverse.
È un’esperienza che contribuisce alla crescita personale, insegna a guardare i vari aspetti della vita da una nuova prospettiva; consente di conoscere meglio sé stessi, gli altri e la realtà circostante.
Ed è proprio di un viaggio che vogliamo parlare: quello che abbiamo intrapreso spostandoci sul territorio italiano alla ricerca dei progetti e delle attività promosse dalla Chiesa Cattolica grazie all’8xmille.
Abbiamo così scoperto un mondo poco conosciuto e poco pubblicizzato di operatori, volontari, sacerdoti e suore, impegnati costantemente e silenziosamente nell’assistenza di chi si trova in stato di bisogno, con una dedizione gratuita e bellissima.
Ci siamo resi conto che le attività, le iniziative, i progetti promossi in tutta Italia, da nord a sud, sono numerosi e toccano vari aspetti in maniera trasversale, dall’educazione, alla carità, alle attività pastorali, passando anche dal recupero di spazi comunitari, che spesso hanno un profondo valore artistico.
Con piacevole stupore siamo venuti a conoscenza di una realtà fatta di impegno e amore, dove i vari membri della comunità si stringono intorno a chi ha più bisogno, offrendo un aiuto concreto e supporto pratico e spirituale a chi me ha più bisogno, per affrontare con coraggio le sfide che la vita pone sul percorso.
Una realtà sorprendente, in grado di dare speranza nel futuro, dove migliaia di persone e famiglie in condizioni di povertà, solitudine, malattia, disagio sociale trovano supporto.
Il tutto, grazie ad una semplice firma.
Uniti per aiutare chi ha bisogno
Grazie a quanti nella scelta dell’8xmille danno fiducia alla Chiesa cattolica, vengono supportati migliaia di progetti, che hanno un grande valore per moltissime persone.
Eccone alcuni di quelli scoperti durante il nostro viaggio.
Partendo dal Nord Italia, ci siamo recati in Liguria; qui, abbiamo assistito al lavoro svolto dallo Sportello di Accoglienza della Caritas Diocesana di Genova. Lo sportello incontra e ascolta, annualmente, circa 1.900 persone in situazione di grave emarginazione, ponendosi come punto di riferimento per instaurare un rapporto di vicinanza. Coloro che vi si rivolgono sono persone e famiglie senza dimora, stranieri richiedenti asilo o protezione internazionale, donne vittime di tratta o di violenza familiare, persone sole, individui con problemi psichici, anziani con redditi bassi. Oltre all’ascolto, il supporto fornito comprende un aiuto nel sostenere i costi delle necessità sanitarie, abitative, amministrative, alimentari e di vestiario.
Inoltre, il prezioso lavoro di ascolto è utile per permettere, ad enti e risorse presenti sul territorio, di fare rete attorno a realtà tanto dure.
Spostandoci verso il Centro Italia, nel Lazio, abbiamo visitato la Caritas Diocesana di Frosinone-Veroli-Ferentino, che si è dedicata alla realizzazione dell’iniziativa denominata “Essere a Casa”, ideata per andare incontro ai problemi delle persone senza fissa dimora.
Qui, l’accoglienza viene organizzata secondo diversi livelli.
Il primo comprende l’alloggiamento notturno, l’occorrente per fare la doccia e il pasto serale.
In seconda battuta, presso i locali del centro di accoglienza Giovanni Paolo II, ci si dedica all’accoglienza di secondo livello, più strutturata e protratta nel tempo.
Infine, gli ospiti vengono accompagnati lungo un percorso per raggiungere una maggiore autonomia.
Abbiamo, poi, raggiunto la Sicilia, più precisamente Acireale, dove è stato organizzato il progetto “Nessuno escluso”, che ha dato risposte all’emarginazione sociale ed alla povertà minorile educativa. Si è trattato di un’entusiasmante opportunità per i ragazzi dell’Oratorio di Aci Platani, che sono stati accompagnati lungo un percorso pensato per loro.
Durante il nostro viaggio lungo tutto lo Stivale, sono tantissime le iniziative che abbiamo incontrato, ammirando il grande impegno posto in ognuna di esse.
Come il supporto che la Veneranda Compagnia di Misericordia di Genova offre ai detenuti di Pontedecimo, l’impegno che gli operatori del Magazzino della Solidarietà, situato nel territorio nocerino-sarnese, mettono ogni giorno per aiutare diverse comunità, il prezioso apporto all’integrazione fornito dalla scuola di italiano per stranieri sita a Palestrina.
Molta attenzione viene dedicata ai giovani, con progetti ad hoc come “Verso il prossimo passo”, realizzato sul territorio di Ischia per celebrare l’unicità di ognuno; un altro esempio è “Un mestiere per il futuro”, iniziativa avviata dal Santuario di Pompei, in collaborazione con Caritas italiana, per aiutare i ragazzi di età compresa tra i 16 e 18 anni considerati ‘a rischio’ a trovare una valida alternativa alla vita di strada.
Recupero e restauro
I progetti promossi sono tantissimi e non coinvolgono, unicamente, la sfera caritativa: i fondi dell’8xmille, infatti, consentono alle diocesi italiane sia di restaurare gli edifici di culto che di fare nuove costruzioni. Inoltre, tali fondi vengono destinati anche a istituti culturali come archivi, musei e biblioteche di ordini religiosi che abbiano una rilevanza storica, rappresentando un modo efficace di salvaguardare il nostro patrimonio culturale.
L’Italia è ricca di opere ed edifici di valore artistico; noi ci siamo soffermati su alcuni di quelli che sono stati restaurati e recuperati grazie ai fondi dell’8xmille.
Ne è un esempio la chiesa di San Bartolo a Correggiano di Assisi, riportata al suo antico splendore grazie ai lavori di restauro. Dedicata a San Bartolomeo (abbreviato in San Bartolo), la chiesa è nata per la necessità dei monaci benedettini ed è conosciuta fin dal 1088.
Oppure la Cattedrale di Castellaneta: chiusa dal 2 novembre 2019 per un necessario restauro conservativo, è stata finalmente riaperta; un evento significativo non solo per la comunità ecclesiale, ma anche per quella civile, che nella Cattedrale trova un ulteriore riferimento per il territorio.
Rilevante anche il recupero della statua lignea della “Madonna con Bambino”, rimessa al suo posto nel museo diocesano di Ferentino dopo l’intervento di restauro.
L’opera fu trafugata nel 1972 e recuperata nel 2019 dal Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Venezia.
All’epoca, fu effettuato un intervento estremamente invasivo: il lavoro delle restauratrici, corredato da indagini diagnostiche, è riuscito a restituire, all’opera, l’antica armonia.
Un supporto per i sacerdoti
Tra le aree di destinazione dei fondi dell’8xmille è compreso, anche, il sostentamento dei sacerdoti, preziosi punti di riferimento che, spesso, sono i primi ad attivare opere di carità, sia presso le proprie comunità parrocchiali che nelle realtà dove sono chiamati a prestare il proprio servizio pastorale.
In questo caso, il viaggio è stato virtuale, trascendendo l’Italia: abbiamo, infatti, seguito le vicende di sacerdoti partiti per missioni all’estero.
Sono storie eccezionali nella loro semplicità, che parlano di impegno e amore per il prossimo.
È il caso di don Francesco Fully Doragrossa, che oggi è Rettore del Seminario Arcivescovile di Genova, ma per alcuni anni è stato sacerdote ‘fidei donum’ nella missione interdiocesana di Cuba.
Durante quel periodo, si è occupato della parrocchia “Nuestra Senora de la Esperanza” che copre un territorio di 25 chilometri con quasi 30.000 abitanti, portando il Vangelo ovunque, specialmente nella case di Missione (luoghi lontani dalla parrocchia e impossibilitati a partecipare, a causa della condizione dei trasporti, alla vita parrocchiale) e aiutando, attivamente, i membri della comunità nell’affrontare le difficoltà quotidiane.
O di don Marco Dal Magro, originario della parrocchia di Sant’Antonio Tortal, nel Bellunese che, da tre anni e mezzo, opera all’interno di un progetto di scambio missionario.
Sacerdote da 13 anni, a fine 2019 è partito per il Brasile come “prete fidei donum”, nella parrocchia di Tanhaçu, presso la diocesi di Livramento (Bahia).
Nonostante le difficoltà dovute alla pandemia e alla vastità del territorio, Don Marco si è trovato ad avere a che fare con una comunità entusiasta e generosa, che lo ha supportato nelle varie iniziative pastorali.
È stato accolto con entusiasmo anche il progetto di scambio alla base della missione, che ha organizzato la visita delle reciproche diocesi; Tanhaçu ha accolto un gruppo di giovani italiani e nove ragazzi brasiliani si sono recati in visita presso la parrocchia di Conegliano.
Questi sono solo alcuni dei progetti e delle attività che sono state realizzate e che, grazie all’aiuto di tutti, potranno continuare a essere supportate: firmare per l’8xmille alla Chiesa Cattolica significa fare un gesto che “moltiplica il bene”.
[embedded content]
Fonte : Today