L’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani (Ohchr) ha riferito di aver ricevuto notizie preoccupanti dal nord di Gaza di detenzioni di massa e anche di maltrattamenti e sparizioni forzate per mano dei soldati israeliani di forse migliaia di palestinesi. Tra questi vi sarebbero anche donne e minori, la maggior parte dei quali sarebbero stati fermati mentre cercavano di spostarsi verso sud o durante operazioni condotte nelle loro case, ospedali, scuole e rifugi. Nel rapporto dell’Ohchr si legge che tra i detenuti figurano anche bambini e anziani.
“Le denunce affermano che tra i detenuti ci sono bambini di 12 anni e persone di 70 anni. L’aspetto più preoccupante è che, secondo numerose segnalazioni, molte delle persone detenute sono state sottoposte a gravi maltrattamenti, che in alcuni casi possono equivalere a tortura. Tra queste, le affermazioni secondo cui molti sono stati costretti a spogliarsi fino alla biancheria intima, sono stati bendati e ammanettati strettamente e sono stati filmati e fotografati in posizioni deliberatamente umilianti prima di essere trasportati, senza vestiti e con poco cibo o acqua, in luoghi di detenzione sconosciuti”, si legge nel testo.
Fra le altre informazioni ricevute dall’organizzazione dell’Onu c’è anche quella che riguarda 140 donne e ragazze tuttora detenute arbitrariamente in località sconosciute. Il rapporto sottolinea che l’Idf, l’esercito israeliano, sostiene di aver detenuto solo palestinesi “affiliati a Hamas” e di avere “buone ragioni” per sospettare di tutti i palestinesi che rimangono nel nord di Gaza, non rispettando l’ordine di trasferirsi a sud. “L’Ohchr osserva che le istruzioni di Israele ai civili di trasferirsi a sud non sollevano in alcun modo Israele dagli obblighi previsti dal diritto internazionale umanitario. Decine di migliaia di civili rimangono nel nord di Gaza e Israele mantiene i suoi obblighi di garantire il loro rispetto e la loro protezione”, afferma il report.
L’Ohchr ha inoltre ricevuto segnalazioni secondo cui civili sono stati uccisi, anche nel corso di presunte esecuzioni extragiudiziali, nei luoghi di rifugio, in particolare nelle scuole. Circa 19mila palestinesi sono stati uccisi negli attacchi israeliani, secondo i funzionari sanitari di Gaza, e migliaia sepolti dalle macerie degli attacchi aerei israeliani dal 7 ottobre, quando i militanti di Hamas hanno ucciso 1.200 persone in un raid a sorpresa e catturato 240 ostaggi. L’esercito israeliano ha dichiarato oggi che 121 soldati sono stati uccisi dall’inizio della campagna di terra, il 27 ottobre, quando carri armati e fanteria hanno iniziato a spingersi nelle città e nei campi profughi della Striscia.
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Fonte : Today