L’orribile violenza nella metro di Londra. Dopo quasi tre anni la polizia ha individuato l’aggressore e poi la vittima, che non si era resa conto della gravità dei fatti. A incastrarlo l’uomo la testimonianza di un altro passeggero, un turista che non ha esitato a testimoniare contro di lui anche se è dovuto tornare in Inghilterra dalla Francia.
Individuato dopo aver aggredito sessualmente e violentato una giovane ragazza che era esanime su un vagone della metro di Londra, un uomo è stato incastrato tre anni dopo e si è difeso sostenendo che la vittima era consenziente. A smascherarlo però la testimonianza di un altro passeggero, un turista che non ha esitato a testimoniare contro di lui anche se è dovuto tornare in Inghilterra dalla Francia.
Il 37enne Ryan Johnston è stato così condannato la scorsa settimana dalla Inner London Crown Court a nove anni di carcere per i reati di stupro, tentato stupro e due capi d’imputazione per violenza sessuale, nonché di oltraggio alla pubblica decenza. I fatti risalgono al febbraio di tre anni fa quando la vittima fu aggredita mentre era priva di sensi su un treno della Piccadilly Line.
Erano circa le sei del mattino di domenica e la 20enne stava tornando a casa da una serata fuori con gli amici e non si era resa conto della gravità di quanto le era accaduto e non aveva denunciato, così per quasi tre anni l’uomo è rimasto ignoto. L’orribile violenza però era stata denunciata da un turista che aveva riferito alla polizia tutto senza saper però identificare vittima e aggressore. L’episodio non era stato ripreso dalle telecamere a circuito chiuso e, nonostante le approfondite indagini, gli agenti non erano stati in grado di identificare la vittima o qualsiasi altra denuncia fatta alla polizia.
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L’aggressore condannato
A seguito di una revisione di casi di stupro irrisolti, la polizia dei trasporti britannica ha riavviato le indagini nel dicembre dello scorso anno, riuscendo questa volta a identificare il 37enne, che stava già scontando una pena per furto con scasso, e la vittima che non si era resa conto del fatto.
Come ricostruito dagli investigatori, infatti, quella notte il 37enne aveva già molestato sessualmente altre donne. Due donne uscite dalla metro lo avevano visto con i pantaloni intorno alle caviglie mentre guardava attraverso una finestra e si masturbava. Sentendosi in pericolo, le due erano scappate ma Johnston le aveva inseguite lungo la strada fino a casa loro.
Un treno della Piccadilly Line
Il 37enne aveva provato a entrare nel loro palazzo prima di andarsene. Poco dopo era salito sul un treno della Piccadilly Line dove infine si era avvicinato alla ventenne senza sensi, aggredendola sessualmente, incurante anche della presenza di un turista col figlio minorenne, prima di dileguarsi.
“I reati commessi da Ryan Johnston dimostrano che era un individuo pericoloso che vedeva le donne con disprezzo. Era semplicemente preoccupato della propria gratificazione sessuale ad ogni costo. Spero che questo invii un messaggio forte ai sopravvissuti a questi reati: faremo tutto il possibile per consegnare i delinquenti alla giustizia e rendere la società un luogo più sicuro” ha dichiarato un portavoce della polizia londinese.
“L’attacco di Johnston di fronte ai testimoni evidenzia la sua mancanza di vergogna o rimorso per le sue azioni, qualcosa che è continuato anche durante tutto il processo” ha aggiunto il portavoce, riferendosi al fatto che l’uomo ha sostenuto in tribunale che la vittima fosse consenziente.
Fonte : Fanpage