È una valanga social quella che sta travolgendo Chiara Ferragni, bersaglio di duri attacchi dopo la multa dell’Antitrust per pratica commerciale scorretta legata alla vendita del pandoro brandizzato per beneficenza, quando in realtà la beneficenza c’entrava poco e niente con l’accordo fatto tra lei e Balocco, lo scorso anno. Il nome dell’imprenditrice digitale è in tendenza da due giorni, ma stavolta per motivi tutt’altro che nobili.
A commentare la vicenda anche Mario Giordano. Il giornalista, protagonista mesi fa di un pesante botta e risposta con Fedez, ha tuonato sulle pagine de La Verità: “Sembrava Madre Teresa in versione via Montenapoleone. Invece era un piranha. Contrordine, compagni follower: non è vero che Chiara Ferragni aiutava i bambini malati di cancro – ha incalzato – non è vero che pubblicizzava pandoro Balocco per far crescere le donazioni, non è vero che faceva aumentare le vendite per finanziare l’ospedale infantile. E soprattutto non è vero che contribuiva personalmente al progetto di solidarietà”. Il conduttore di Fuori dal coro ha spiegato come sono andate le cose: “A dirla tutta lei non ci ha messo una lira. Ma in compenso ha incassato i milione di euro. Dice l’autorità che ‘hanno fatto intendere ai consumatori che acquistando un pandoro griffato Ferragni avrebbero contribuito a una donazione all’ospedale infantile Regina Margherita di Torino’. Invece non era così. Il prezzo di vendita del pandoro con la griffe Ferragni, infatti, era quasi triplicato, da 3,68 a 9,37 euro, ma nessuno dei soldi incassati da quelle vendite è finito davvero ad aiutare i bambini malati”. Secondo l’Antitrust, infatti, Balocco avrebbe fatto un versamento di 50 mila euro all’ospedale infantile Regina Margherita di Torino mesi prima dell’accordo commerciale con Chiara Ferragni.
L’imprenditrice digitale ha replicato sui social non appena uscita la notizia, venerdì, assicurando la sua totale buona fede e facendo sapere che agirà legalmente per dimostrarlo. Nel frattempo, da allora, i suoi profili tacciono.
Fonte : Today