In diretta a Quarto Grado, l’avvocata della famiglia di Simonetta Cesaroni, Federica Mondani, ha annunciato nuovi elementi, definiti ‘deflagranti’, sul caso di via Poma.
Simonetta Cesaroni
Nel corso dell’ultima puntata di ‘Quarto Grado’, la trasmissione di Gianluigi Nuzzi su Rete Quattro, l’avvocata della famiglia di Simonetta Cesaroni, Federica Mondani, ha annunciato nuovi elementi, definiti ‘deflagranti’, sul caso di via Poma.
Queste le parole dell’avvocata, che ha commentato anche la notizia della presunta archiviazione delle indagini, o di parte di esse, sulla morte di Simonetta:
“La presunta richiesta di archiviazione, che comunque non è stata ancora notificata alla famiglia, arriva dopo una serie di esposti e di elementi che abbiamo portato in procura. L’ultimo esposto è stato presentato soltanto lo scorso 16 novembre. Se dovesse arrivare questa archiviazione, immagino e voglio sperare che non ricomprenda gli ultimi elementi forniti. Erano elementi molto importanti, deflagranti. Abbiamo chiesto un intervento immediato della procura, a cui abbiamo chiesto di fare dei passi importanti. La famiglia, più che portare un elemento e dire ‘andate a verificare questa cosa’ non può fare”.
Nei giorni scorsi è stata annunciata dalle agenzie di stampa la richiesta di archiviazione sulle nuove indagini condotte in merito al delitto di via Poma, l’omicidio di Simonetta Cesaroni avvenuto a Roma nell’agosto del 1990. L’inchiesta era stata riaperta a marzo del 2022. Le indagini erano ripartite a seguito di un esposto presentato dalla famiglia della vittima. L’avvocata dei Cesaroni aveva chiesto la verifica di alcuni alibi di soggetti già coinvolti in passato negli accertamenti dei pm.
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Soprattutto l’ex funzionario della squadra mobile Antonio Del Greco, che dirigeva all’epoca le indagini, aveva parlato del possibile ruolo ricoperto “un personaggio già comparso fin dalle prime ore dopo il delitto e che fu interrogato più volte sia in istruttoria sia in dibattimento” che “avrebbe mentito negando di aver mai conosciuto Simonetta e fornendo agli investigatori una ricostruzione dei suoi spostamenti completamente inesatta”.
Come detto, l’avvocata di Cesaroni si augura che l’eventuale richiesta di archiviazione delle indagini si riferisca agli elementi presentati nel 2022 e non all’ultimo esposto, che risale a novembre.
Fonte : Fanpage