Maniac
di Benjamin Labatout; ed. Adelphi
Dopo il successo di “Quando abbiamo smesso di capire il mondo” (Adelphi, 2001), lo scrittore cileno torna a occuparsi dei lati più oscuri della scienza.In particolare di John von Neumann, “l’Einstein dimenticato”i cui studi hanno contribuito all’atomica e (per certi versi) all’IA.
Elon Musk
di Walter Isaacson; ed. Mondadori
Negli ultimi anni Isaacson ha seguito come un’ombra il Ceo di Tesla e SpaceX – nonché il proprietario di X – per raccontare la sua vita. Ed è riuscito nella missione impossibile di condensare in 780 pagine l’imprenditore più controverso al mondo. Per il biografo Musk “è come Dr. Jekyll e Mr. Hide”.
Le avventure di un innovatore
di Federico Marchetti; ed. Longanesi
“Sono nato a Ravenna, in una famiglia della piccola borghesia, la mia strada sembrava segnata”. Ma Federico Marchetti, il fondatore del primo “unicorno” italiano Yoox, aveva un sogno. E partendo da zero l’ha realizzato. “La mia storia – scrive l’autore – dimostra che tutti ce la possono fare”.
Il futuro
di Naomi Alderman: ed. Feltrinelli
“Immagina che stia per arrivare la fine del mondo”. Il presupposto da cui parte il romanzo di Naomi Alderman è un incubo sempre più ricorrente. Crisi climatica, pandemia e big tech contribuiscono a un romanzo avvincente che conduce sull’orlo della catastrofe. E invita a fare un passo indietro.
L’atto creativo: un modo di essere
di Rick Rubin: ed. Mondadori
Il 2023 è stato l’anno dell’IA generativa capace di imitare la creatività umana, ma quello delle macchine è un “talento” frutto delle indicazioni dell’uomo. L’atto creativo, come insegna con questo libro il leggendario produttore musicale Rick Rubin, è “un modo di essere”. Umano, aggiungiamo noi.
Storia del cervello in 10 cellule e mezzo
di Richard Wingate; ed. Bollati Boringhieri
Nell’epoca in cui si insegue l’AGI, l’intelligenza artificiale generale che un giorno – si dice – supererà le abilità cognitive dell’uomo, Wingate si addentra nei misteri del cervello umano raccontando dieci cellule cerebrali attraverso le storie di coloro che le hanno scoperte e descritte. Il suo è un viaggio affascinante tra i pionieri delle neuroscienze, anche italiani.
Il grifone
di Nicola Gratteri; ed. Mondadori
Gratteri, magistrato di lungo corso e da settembre nuovo procuratore capo di Napoli, la ‘ndrangheta la conosce bene. Ma sulla malavita organizzata c’è sempre da imparare, come racconta nel suo nuovo libro dedicato alle tecnologie utilizzate dai nuovi mafiosi digitali.
The computer. A history from the 17th century to today
di Jens Müller, Julius Wiedemann; ed. Taschen
Questo ricco volume fotografico (472 pp.) ricostruisce la storia del computer affidandosi a immagini curiose e mai banali: si va dalle foto degli innovatori, come Gates e Jobs, ai brevetti delle loro creature. Il valore aggiunto, oltre ai testi in italiano sono le storie dietro ogni scatto: Muller ha messo insieme un racconto, non un’enciclopedia. E il lettore ringrazia
Cosa accadrebbe se? [2]
di Randall Munroe; ed. Bompiani
Tornano le risposte scientifiche a domande ipotetiche assurde, come: “Cosa succederebbe se costruissi un edificio di un miliardo di piani?”. Ci vuole il genio – e anche la follia – di Munroe, ingegnere esperto di robotica che ha lavorato per la Nasa, per pensare a “un salto su un geyser che erutta”. Ma c’è poco da sorridere: le sue analisi sono spietate e dispensano conoscenza.
La brigata dei bastardi
di Sam Kean; ed. Adelphi
Questa è la storia degli eroi che parteciparono, durante la Seconda guerra mondiale, all’Operazione Alsos, che aveva il mandato di carpire informazioni sugli inquietanti progressi dell’atomica tedesca. Con uno stile avvincente – e un ricco inserto fotografico – Kean rimette insieme un gruppo di spie particolari: tra queste, l’ex giocatore di baseball Moe Berg.
Tecnosofia
di Maurizio Ferraris, Guido Saracco; ed. Laterza
Un filosofo e un tecnologo ai due lati di un tavolo da ping-pong si scambiano idee che, colpo dopo colpo, diventano possibili soluzioni socio-tecniche alle grandi sfide del presente e del futuro. È questa la “tecnosofia” di Ferraris, filosofo teoretico, e Saracco, ingegnere e rettore del Politecnico di Torino.
Fonte : Repubblica