La Festa di San Gennaro a Napoli
Il 16 dicembre si ripete il cosiddetto “miracolo laico” di San Gennaro: la celebrazione del terzo miracolo dell’anno del Patrono di Napoli si potrà seguire in diretta tv dal Duomo su Canale 21, a partire dalle ore 8.45.
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È tutto pronto, a Napoli, per il terzo miracolo di San Gennaro: il 16 dicembre, infatti, si ripete il cosiddetto “miracolo laico” del Patrono partenopeo. Per l’occasione, oggi, sabato 16 dicembre, Canale 21 trasmetterà una diretta televisiva dal Duomo di Napoli, in attesa proprio del terzo e ultimo miracolo dell’anno di San Gennaro. L’appuntamento è per le ore 8.45, quando partirà la diretta su Canale 21; il momento clou si vivrà, però, alle ore 9, quando l’ampolla contenente il sangue del Patrono sarà prelevata dalla cassaforte nella Cappella del Tesoro e portata sull’altare della Reale Cappella, dove – si spera – si compirà il miracolo.
Terzo miracolo di San Gennaro: il programma completo nel Duomo di Napoli
Ecco, di seguito, come si svolgerà il programma completo per la celebrazione, nel Duomo di Napoli, del terzo miracolo di San Gennaro:
- ore 9.00: preghiere delle Parenti del Santo Patrono
- ore 9.30: esposizione della Teca e Santa Messa presieduta dall’Abate Monsignor De Gregorio.
- fino alle ore 12.30: nella Cappella, sarà possibile la venerazione dei fedeli
- ore 15-17: riesposizione della Teca alla venerazione
- ore 17: Teca in Cattedrale e Santa Messa presieduta dal Vescovo Ausiliare
- ore 18: reposizione della Teca in cassaforte e conclusione della celebrazione
- ore 18.30: celebrazione ecumenica per la Pace presieduta dall’Arcivescovo di Napoli Monsignor Domenico Battaglia.
Che cos’è il “miracolo laico” di San Gennaro
Il miracolo del 16 dicembre, come detto, è il terzo miracolo dell’anno, l’ultimo: gli altri due si celebrano il primo sabato di maggio e il 19 settembre, giorno dedicato proprio a San Gennaro. Quello del 16 dicembre viene definito “miracolo laico” e viene celebrato per commemorare quanto accaduto il 16 dicembre, appunto, del 1631: quel giorno, si verificò una tremenda esplosione del Vesuvio. Preoccupati, i napoletani portarono in processione il busto di San Gennaro e le ampolle contenenti il suo sangue, arrivando fino all’attuale Ponte della Maddalena, alla periferia orientale della città, dove la lava stava avanzando minacciosamente. D’improvviso, però, il magma si arrestò, risparmiando la città.
Fonte : Fanpage