RaiNews, la redazione in sciopero contro la direzione di Paolo Petrecca “sordo alle richieste e chiuso al pluralismo”
La “rivolta” contro il direttore di Rainews Paolo Petrecca ha preso corpo. I giornalisti hanno annunciato 24 ore di mobilitazione in segno di protesta per la cattiva organizzazione del lavoro e “ingerenza politiche nelle scelte della direzione”. Così annuncia il comunicato stampa, che precisa la carenza di personale in redazione e l’assenza di pluralismo.
Nello specifico, a quanto lamenta la redazione insorta, la guida del direttore «non sta rispettando quanto scritto nel piano editoriale, e l’azienda non sostituisce i giornalisti in pensione o trasferiti ad altre testate. Se entrambi continueranno a rimanere sordi alle nostre richieste saremo costretti a intraprendere azioni di protesta per garantire a voi cittadini un’informazione imparziale, indipendente e plurale».
Leggi anche: Antitrust, multa a Chiara Ferragni e Balocco per il pandoro griffato
La replica del diretto interessato non ha tardato ad arrivare. Petrecca infatti ha spiegato in un video la sua contrarietà alle accuse mosse, adducendo «tesi strumentali e offensive» del comitato di redazione. «Nessuno, dico nessuno può parlare di ingerenze politiche, di sudditanza politica per quanto riguarda questa direzione» continua Petrecca, che pure in passato è stato ospite e moderatore – contestato dal Cdr – di eventi organizzati da Fratelli d’Italia.
Il direttore sostiene poi, scrive Domani, che le richieste sindacali nascono «magari per legittime delusioni o per rivendicazioni non corrisposte» e ribadisce che le tre redazioni che dirige (all news, sito e televideo) rappresentano «un’eccellenza del servizio pubblico» mentre alle sue spalle si intravedono una collezione di monete decorata dal tricolore e due televisori, di cui uno sintonizzato sulla rete concorrente Skytg24.
Leggi anche: Alfieri nei guai, “fino a otto interventi in contemporanea”. Cento illeciti
«Questa direzione non arretrerà di un metro rispetto alle accuse infondate» chiude Petrecca – che deve aver salutato con piacere lo sbarco dell’ospite ricorrente di Rainews24 Edoardo Sylos Labini, direttore di Cultura e Identità, su Raitre con un nuovo programma di approfondimento su Mazzini, D’Annunzio, Marinetti e Guareschi – augurando «pace» ai telespettatori.
Nel braccio di ferro in evoluzione si inserisce però anche un terzo giocatore, Usigrai, che sottolinea come il direttore muova «accuse gravissime alla rappresentanza di base della redazione nel tentativo di delegittimarla. Il direttore accusa, quindi, i componenti del Cdr – legittimamente eletti e nel pieno del loro mandato e della loro funzione di rappresentanza della redazione – di muoversi per interessi personali».
Iscriviti alla newsletter
Fonte : Affari Italiani