L’uso delle sigarette elettroniche va regolamentato (88 paesi ancora non lo hanno fatto) perché sono diventate di moda anche tra i giovanissimi e “contrariamente a quanto dichiara chi le ha progettate, hanno effetti nefasti sulla salute”. A sostenerlo il responsabile della promozione alla salute dell’Oms, Rüdiger Krech, ricordando che l’industria del tabacco è responsabile di 8 milioni di morti l’anno e che le sigarette elettroniche “sono assolutamente inefficaci per smettere di fumare”.
Vietate le sigarette elettroniche usa e getta entro il 2025
Sebbene gli effetti delle sigarette elettroniche sulla salute a lungo termine non siano completamente conosciuti, secondo alcuni studi l’utilizzo dello svapo può aumentare il rischio di cancro e di malattie cardiovascolari, portando persino all’impotenza. L’Oms ricorda infatti che le sigarette elettroniche contengono nicotina e generano sostanze tossiche. Inoltre, l’uso di e-cig in giovane età può influenzare lo sviluppo del cervello e portare a disturbi dell’apprendimento.
L’Organizzazione mondiale della sanità lancia poi un altro allarme: l’industria del tabacco spinge sulle e-cig per reclutare fumatori tra i giovani e i giovanissimi. Pubblicizzate con personaggi dei cartoni attraverso social media e influencer questi prodotti, con gusti e aromi sempre nuovi, raggiungono un target di consumatori a partire dagli 8 anni d’età. I giovani diventano così vittime di chi li invoglia a “svapare”.
“La tattica di questa industria – chiosa Krech – è che appena rileva una diminuzione dei fumatori cerca di reclutarne di nuovi e per farlo, ora, promuove le sigarette elettroniche”. Lo dimostrano i numeri. In Canada, ad esempio, il tasso di utilizzo tra i giovani di età compresa tra i 16 e i 19 anni è raddoppiato tra il 2017 e il 2022 e triplicato tra i giovani nel Regno Unito negli ultimi tre anni.
Fonte : Today