Il direttore Rai Corsini critica Elly Schlein ad Atreju, Ruotolo: “Inaccettabile, deve dimettersi”

Fanno discutere le parole del direttore Approfondimento Rai Paolo Corsini alla festa di Fratelli d’Italia dove, oltre ad attaccare Elly Schlein ha parlato da rappresentante di partito. Sandro Ruotolo del Pd a Fanpage.it: “È una cosa di una gravità unica, il minimo è che si dimetta”.

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Sandro Ruotolo (Pd) e Paolo Corsini, direttore approfondimento Rai

Fanno discutere le parole del direttore Approfondimento Rai Paolo Corsini, intervenuto alla festa di Atreju. Il giornalista ha presentato uno degli incontri dell’evento di Fratelli d’Italia, di fatto raccontando l’evento con la prima persona plurale: “Abbiamo parlato del nostro territorio poi parliamo di noi, della festa di Atreju […] Sul confronto ricordo che nelle edizioni passate ci sono stati Bertinotti, Prodi, Veltroni, D’Alema”. Parole allusive, riferite se pure indirettamente alla segretaria del Pd Elly Schlein, che mesi fa aveva rinunciato a prendere parte all’evento: “Forse nell’era dei social è più facile cercare un po’ di like che dibattere nel merito. Hanno preferito occuparsi di come vestirsi e di che colori utilizzare, piuttosto che confrontarsi“, ha detto Corsini nel corso dello stesso evento. Un chiaro riferimento alle polemiche nate dalle affermazioni di Elly Schlein relative a una consulente d’immagine e armocromista che l’affiancava.

Sandro Ruotolo attacca Corsini: “Cosa di gravità unica”

Parole ritenute inaccettabili dall’opposizione, in particolare dal Partito Democratico. A Fanpage.it ha parlato Sandro Ruotolo, responsabile Informazione e Cultura nella segreteria nazionale del Partito Democratico: “Io ho chiesto le dimissioni di Corsini. Sia chiara la legittimità della partecipazione di un giornalista del servizio pubblico a una festa di partito come opinionista, a condurre o fare interviste. Questo è plausibile. La cosa che è fuori dalle regole dalla deontologia è che Corsini pubblicamente attacchi il leader dell’opposizione e dica ‘noi di Fratelli d’Italia’”. Quindi Ruotolo aggiunge:

Il servizio pubblico viene pagato da tutti i cittadini, da quelli che votano per la maggioranza o per l’opposizione, lui ha una responsabilità enorme.

Sandro Ruotolo sottolinea un’asimmetria in termini di trattamento ricordando il caso Saviano: “È un esterno, aveva criticato apertamente il ministro Salvini, così il suo programma sulla mafia, già pronto, è stato sospeso il programma già pronto. Corsini non può stare lì, non si possono usare due approcci diversi”. 

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In queste ore Rai ha avviato una procedura di verifica interna, richiesta dall’ad Roberto Sergio, proprio per approfondire il caso Corsini e Ruotolo ribadisce: “Il minimo è che si dimetta, io trovo sia di una gravità unica e mi indigno”. Nel frattempo la presidente Marinella Soldi ha affermato attraverso una nota: “Credo che un giornalista del servizio pubblico debba garantire un atteggiamento sempre equidistante, a prescindere dal contesto in cui opera”.

I palinsesti Rai e le fiction ispirate al mondo della destra

Inevitabile un riferimento alla situazione generale della Rai, con Ruotolo che sottolinea il momento complesso dell’azienda: “Tutto questo avviene in un quadro molto preoccupante per il servizio pubblico, con un indebitamento serio, il calo degli ascolti e una ricaduta sul prossimo gettito pubblicitario e poi hanno occupato il potere. Hanno annunciato i palinsesti, ora sia chiaro che quando si parla di cultura non ci sono limiti, ma questa idea di andare a ripescare gli sconfitti del 25 aprile…”. Il riferimento è alle fiction che arriveranno nel 2024, con il racconto di figure che si ritengono afferenti al contesto di destra:

Fanno la fiction sul Duce, si occupano delle Foibe, Mameli, D’annunzio, Guareschi, Marinelli. Bene, vediamo in che chiave. C’è questa ossessione per l’egemonia della sinistra da controbilanciare, ma devono sapere che c’è un punto, non si può esprimere un’opinione nel raccontare certe figure. Non si può parlare degli sconfitti del fascismo in maniera apologetica, ma critica, come potrebbe esserlo raccontare il duce ispirandosi al saggio di Antonio Scurati.

L’assenza di Schlein ad Atreju, Ruotolo: “Scelta da rivendicare”

Un’ultima considerazione, inevitabile, proprio sulla scelta di Elly Schlein di non prendere parte ad Atreju, divenuta prevedibilmente il tema della festa di Fratelli d’Italia. Ruotolo non ha dubbi: “Una scelta da rivendicare assolutamente, bene ha fatto la segretaria. Atreju è la festa del partito della presidente del consiglio, le sedi di confronto sono le sedi istituzionali. Il leader del Pd con chi dovrebbe andare a confrontarsi lì? Non è accettabile, è un errore madornale, se altri l’hanno fatto nel passato io credo sia stato un errore. Il nostro punto di vista è che con queste due destre estreme, meloniana e salviniana, vogliamo confrontarci in parlamento, non in luogni come una festa di partito”. 

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Fonte : Fanpage