Edonico, nel suo Parterre c’è una playlist pazza

1. “Lasciami leccare l’adrenalina” di Afterhours

Il testo della canzone è piuttosto esplicativo, per chi non la conoscesse: studiate.

Sono molto affezionato a questo pezzo e a questo album e a questa band. Ricordo il loro live come una lunga esibizione, nel senso proprio del termine: ostentare, esibire la propria cultura. Mostrare la superiorità tecnica e artistica in quello che è stata letteralmente una sessione di autoerotismo. Fantastico.

2. “Touch-a Touch-a Touch me” di Richard O’Brien dal Musical The Rocky Horror Picture Show

Anche qui il titolo parla da se, posso solo aggiungere che è ovviamente uno dei miei film preferiti, Susan una delle mie attrici preferite: la ricetta perfetta. Sicuramente uno dei primi brani che mi sono venuti in mente pensando al tema del contatto.

3. “Sei bella davvero” di Motta

Ho molto poco da dire su questo pezzo, mi limiterò a citarne una parte: “ti sei tolta le scarpe e ti sei messa a ballare, sai sognare per gioco e sei bella davvero…e quando va via il sole vuoi ballare, a tutti i costi”. C’è il concetto di Gioco che richiama Parterre, il ballo scalzo che mi rievoca immagini di musica suonata, di contatto con l’io interiore e un sacco di altre cose. Bellissima canzone, bravo Motta.

4. “Io che amo solo te” di Sergio Endrigo

Oh, andiamo, davvero devo spiegarvela? È la canzone per eccellenza richiama il concetto di rassegnazione all’amore, abbandonato totale all’amore.

5. “La canzone che scrivo per te” di Marlene Kuntz

Vi aspettavate qualcosa del genere? No, ovviamente mi avete sottovalutato, ma ci sono abituato. “Non c’è contatto di mucosa con mucosa eppur mi infetto di te”. Wow, romantico, si può dire mucosa in una canzone e risultare romantici? Crazy, entra in playlist per forza.

6. “Magnolia” dei Negrita

Mio fratello dice che è la più bella canzone italiana mai scritta. Un po’ esagerato forse, ma è davvero molto bella e temi come contatto, carezze, erotismo e completo assoggettamento ben si fondono con Parterre.

7. “E non finisce mica il cielo” di Mia Martini, scritta da Ivano Fossati

Un brano che ci dice qualcosa ma volendo significare l’esatto opposto. Si che finisce il cielo se manchi tu amore mio. Questo brano mette i brividi e l’interpretazione di Mia Martini è semplicemente epica.

8. “La ballata dell’amore cieco” di Fabrizio De Andrè

Un po’ chiamata come selezione, però è anche impossibile non pensare a questo brano che letteralmente dice “un uomo onesto un uomo buono sì innamorò perdutamente d’una che non lo amava niente”. Ci siamo sentiti tutti così almeno una volta nella vita. Non ho un aneddoto particolare su questa canzone, è quel classico che non ha bisogno di chiedere il permesso per stare in qualunque playlist.

9. “Disperato erotico stomp” di Lucio Dalla

Perché “toccarsi” può significare diverse cose.

10. “Touch” dei Daft Punk e Paul Williams

Un concetto alternativo di “tocco”. Tratta dell’empowerment femminile, è composta da versi di varie rapper donne che condividono storie sulle lotte alla discriminazione di genere. Le donne possono farsi avanti e lottare per ciò in cui credono. È un inno per le donne di tutto il mondo affinchè lottino sempre. Dato il momento storico mi sembrava giusto cogliere l’occasione per porre l’attenzione su questa tematica.

Fonte : Sky Tg24