La storia de Il Corvo la conosciamo tutti: la tragica morte di Brandon Lee sul set del film ha segnato in maniera indelebile lo sviluppo del film sulle vicende di Eric Draven, rischiando addirittura di pregiudicarne in maniera irreversibile la produzione e creando di fatto, da questo punto di vista, una situazione unica nel suo genere.
Il film del quale dovremmo vedere tra non molto tempo un reboot con Bill Skarsgard sembrava infatti destinato a rimanere un’opera incompiuta: al momento della morte di Lee molte scene erano ancora da girare, e la voglia di Paramount di portare avanti la produzione di quello che aveva ormai la fama di film maledetto era comprensibilmente prossima allo zero.
Da qui la soluzione inaspettata: praticamente dal nulla fu creata la Entertainment Media Investment Corporation, che si fece carico dell’arduo compito di portare a termine la produzione de Il Corvo sfruttando le (all’epoca) nuovissime tecnologie che avrebbero permesso, tramite la CGI (e l’ausilio di alcune controfigure, naturalmente), di realizzare le scene mancanti con protagonista il compianto Lee.
Solo di recente, nel 2020, i diritti de Il Corvo sono tornati a Paramount dopo l’acquisizione di alcune quote di Miramax, che nel frattempo aveva acquistato il film di Alex Proyas. Una soluzione decisamente fuori dagli schemi per un film che, in effetti, di ordinario non ha davvero nulla.
Fonte : Everyeye