I serial killer di aquile a processo: “Hanno ucciso oltre 3.600 volatili”

Due veri e propri serial killer di volatili, tra cui anche aquile calve e aquile reali, tra gli animali più protetti degli Stati Uniti, sono stati incriminati per aver ucciso più di 3.600 uccelli, anche all’interno di riserve protette. Simon Paul e Travis John Branson sono accusati di associazione a delinquere, violazione del Bald and Golden Eagle Protection Act e traffico illecito: secondo gli inquirenti avrebbero ucciso i volatili per poi vendere sul mercato nero alcune parti delle loro carcasse. Nella giornata di ieri, mercoledì 13 dicembre, le autorità locali hanno diffuso l’atto d’accusa nei confronti dei due uomini: secondo i documenti i due uomini avrebbero ucciso anche nella riserva indiana di Flathead nel Montana occidentale.

Secondo i documenti del tribunale depositati il ​​7 dicembre scorso, durante le indagini le forze dell’ordine hanno scoperto messaggi di Branson che in cui si vantava di “essere un criminale” per aver catturato delle aquile e per aver venduto uccelli e piume per “ingenti somme di denaro”. Secondo quanto ricostruito durante le indagini, i due erano dei veri e propri specialisti, che utilizzavano una tecnica ben precisa per adescare le loro “prede”: la coppia era solita usare una carcassa di cervo come esca, per attirare gli uccelli e ucciderli con maggiore facilità. Travis John Branson, ha 48 anni e risulta residente nello stato di Washington, mentre il 42enne Simon Paul è originario di una città del Montana vicino alla riserva di Flathead: entrambi dovranno comparire in tribunale il prossimo 8 gennaio.

I documenti pubblicati dalle autorità riportano nel dettaglio diverse attività dei due “serial killer” di aquile. Tra il gennaio del 2019 e il marzo del 2021 Travis John Branson ha viaggiato tra Washington e la riserva di Flathead per andare a caccia di volatili, in particolare per prendere degli esemplari di aquila calva, un uccello di grande importanza per gli Stati Uniti, raffigurato sulla valuta e sullo stemma nazionale. Nello stesso periodo Simon Paul era residente a Ronan, proprio vicino alla riserva, e collaborava con Branson nelle operazioni di caccia. I due si incontravano nella riserva, uccidevano le aquile calve o reali, le trasportavano fuori e poi le vendevano sul mercato nero. Il 17 dicembre del 2020 Branson ha inviato un messaggio a un suo acquirente con una foto di un set di code di aquila reale, lo stesso giorno è arrivato un ordine di acquisto e un pagamento tramite PayPal. Questi sono soltanto alcuni degli episodi segnalati dalle autorità nei documenti ufficiali (qui il pdf integrale), ma i due sono sospettati di aver ucciso oltre 3.600 esemplari e di aver venduto sul mercato nero ali, code, piume e uccelli interi. I due rischiano una condanna fino a 5 anni di carcere e una multa di 250mila dollari.

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Fonte : Today