Calcio italiano in lutto per la morte di Antonio Juliano

A Napoli per tutti era “Totonno”: Antonio Juliano, scomparso oggi a poche giorni dal suo 81° compleanno, è stato uno dei simboli più importanti di tutti i tempi del Napoli, assieme a quel Diego Maradona che proprio lui, da dirigente, portò al San Paolo scrivendo la storia.

Juliano è stato anche il primo napoletano convocato dalla Nazionale: con l’Italia gioca 18 volte e partecipa a tre mondiali: Inghilterra ’66, Messico ’70, e Germania ’74.. Una vita in azzurro, quello partenopeo, con 394 presenze in prima squadra e 26 gol in 17 stagioni, dal 1961 al 1978. Dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, è diventato dirigente (ultima esperienza in campo con la maglia del Bologna). Dietro la scrivania ha continuato a fare la storia: ha portato al Napoli il più grande campione di sempre, El Pibe de oro. Juliano era originario di San Giovanni a Teduccio, il 26 dicembre avrebbe compiuto 81 anni. Sui campi della Serie A un minuto di silenzio prima delle gare del prossimo turno

Il cordoglio della Figc e di Gravina

La FIGC e il presidente Gabriele Gravina si uniscono al cordoglio per la scomparsa di Antonio Juliano, all’età di 80 anni. Juliano, nella sua carriera di calciatore, ha scritto la storia del Napoli, vestendone la maglia per 17 stagioni (dal 1961 al 1978) e lavorando nel club anche come dirigente, dopo aver chiuso con il Bologna. Ma è stato anche tra i protagonisti del titolo Europeo della Nazionale nel 1968. ‘Totonno’ Juliano fu schierato titolare dal Ct Ferruccio Valcareggi nella prima delle due finali contro la Jugoslavia, quella dell’8 giugno 1968 che finì in parità e portò alla ripetizione della partita, due giorni dopo; due anni dopo sarebbe stato tra i convocati per il Mondiale del 1970, chiuso dall’Italia al secondo posto dopo la sconfitta in finale contro il Brasile, in cui Juliano entrò a 15′ dalla fine. Fece poi parte della spedizione anche per il Mondiale del 1974, senza però mai scendere in campo.

“Se ne va uno dei protagonisti di una delle pagine più gloriose del calcio italiano – le parole del presidente federale Gabriele Gravina -. Campione d’Europa, vicecampione del mondo, giocatore di qualità e fantasia al servizio del suo club e della Nazionale, a Napoli ha rappresentato un’istituzione prima da calciatore poi da dirigente”. Per ricordare Juliano, su tutti i campi prima delle gare del weekend (compresi i posticipi di lunedì) sarà osservato un minuto di raccoglimento. 

Fonte : Today