Il caso del cimitero del Verano: da Ketty Skerl a Elena Aubry, le tombe rubate delle giovanissime

Questa sera a Chi l’ha Visto si parlerà dei furti di tombe al cimitero del Verano, da quello di Catherine ‘Ketty’ Skerl a quello di Elena Aubry. C’è un collegamento tra i due casi?

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A piazzale del Verano si trova il cimitero monumentale più grande di Roma. Situato nel quartiere Tiburtino, accanto alla  basilica di San Lorenzo fuori le mura, è meta non solo di parenti e amici dei defunti, ma anche di turisti. Il cimitero del Verano è infatti considerato come un vero e proprio museo a cielo aperto, ricco di opere d’arte e tombe di personaggi che hanno fatto la storia. Non è un caso che il comune di Roma ha inserito nel cimitero delle mappe per aiutare i visitatori a orientarsi sull’area di circa 83 ettari. Ed è qui che sono sepolte le tombe di Elena Aubry e Catherine ‘Ketty’ Skerl.

I due casi di Elena Aubry e Ketty Skerl

Il cimitero del Verano è uno dei protagonisti della puntata di questa sera di Chi l’ha Visto, la trasmissione condotta da Federica Sciarelli. Si parlerà del caso della tomba di Catherine Skerl, Ketty per gli amici, la giovane che fu uccisa nel 1984 a soli 17 anni e il cui assassino non fu mai trovato. Un omicidio irrisolto, di cui ora non rimane neppure il corpo. Qualcuno lo ha trafugato dalla tomba al cimitero del Verano: qualcuno che, come il suo assassino, non ha ancora un nome. Ma si parlerà anche di Elena Aubry, la motociclista morta in un incidente stradale su via Ostiense nel 2018. Anche le ceneri della ragazza furono rubate dal cimitero del Verano nel 2020, e poi ritrovate qualche settimana dopo.

Cos’hanno in comune i due casi? Nulla ovviamente, a parte il furto del corpo e delle ceneri. Nel corso della puntata di Chi l’ha Visto si proverà a capire se vi sia un collegamento tra chi ha rubato le ceneri di Elena Aubry e chi ha trafugato il corpo di Ketty Skerl.

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Le foto e le lapidi trafugate al Verano

L’uomo che ha rubato le ceneri di Elena Aubry dal Verano è una vecchia conoscenza delle forze dell’ordine. Accusato di vilipendio di cadavere, violazione di sepolcro, sottrazione, distruzione e occultamento di cadavere, già in passato era stato denunciato per aver trafugato foto e oggetti dalle tombe del cimitero. Quando i carabinieri sono entrati nella sua abitazione, hanno trovato le foto di centinaia di ragazze, molte esposte in cornici e altre nascoste. Si tratta di giovani morte prematuramente, le cui foto erano state rubate dall’uomo nel corso degli anni. Su un taccuino annotava i furti messi a segno, segnando data di nascita e di morte delle ragazze. “4.3.20 Presa Elena Aubry. Nata 28.10.1992 Morta 6.5.2018”.

Chi è l’uomo accusato di aver rubato le foto delle donne dalle lapidi

“Le immagini di donne morte sono la mia droga, un’ossessione. Ho iniziato a prendere di nascosto la foto di una lapide dal cimitero Verano nel 1994 e non sono più riuscito a fermarmi”. Così il 52enne che ha rubato le ceneri di Elena Aubry ai carabinieri, quando è stato scoperto. L’uomo prendeva le immagini di ragazze molto belle, pensando di trovare ‘l’anima gemella’. Nonostante questo è stato dichiarato capace di intendere e di volere e dovrà affrontare il processo per questi furti.

“Le foto più importanti le incorniciavo, per me erano sacre”. Sono 358 le foto trovate a casa dell’uomo, rubate nel corso degli anni.

Cosa c’entra il fotografo Marco Accetti con il caso del cimitero del Verano

Marco Accetti è un nome noto legato al caso di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori. L’uomo, tra i protagonisti anche del documentario Netflix Vatican Girl, si è infatti autoaccusato diverse volte del rapimento delle due giovani. Bollato dagli investigatori come mitomane, denunciato per calunnia e autocalunnia, ha preso parola anche sul caso di Ketty Skerl. Nel 2015 Accetti ha dichiarato che la tomba della ragazza era stata trafugata, cosa che effettivamente è stata appurata nel 2022. Per Marco Accetti, il corpo di Skerl fu portato via perché sulla salma vi erano le prove di un collegamento con il caso della scomparsa di Emanuela Orlandi. Un legame che non è mai stato provato e che esiste solo nelle parole di Marco Accetti.

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Fonte : Fanpage