Bridgerton sta per tornare. È passato già un anno e mezzo da quando la seconda stagione della serie in costume prodotta da Shonda Rhimes è sbarcata su Netflix battendo ogni record, e piazzandosi come la serie in lingua inglese più vista sulla piattaforma. Ora però è arrivato il momento di rincuorare i tantissimi fan in attesa di ritornare a occuparsi dei gossip più succosi della Londra di epoca Regency. La terza stagione, infatti, farà il suo debutto nel corso del 2024 ma – com’è ormai consuetudine per questo servizio di streaming – sarà divisa in due parti: i primi quattro episodi, infatti, saranno disponibili a partire dal 16 maggio, mentre i restanti quattro saranno messi a disposizione dal 13 giugno.
L’annuncio della duplice data è stato diffuso attraverso un video che mette assieme le immagini più suggestive delle stagioni precedenti, che vedono le varie protagoniste attendere con impazienza e sussultare di sorpresa e di gioia all’arrivo dell’inaspettata notizia. Ma non solo: nel montaggio trovano spazio anche i diversi contenuti social, provenienti soprattutto da Twitter e TikTok, in cui le utenti più appassionate della serie manifestano la loro impazienza all’arrivo dei nuovi episodi, alcune delle quali mettendosi a loro volta in costume e inscenando momenti alla Bridgerton.
Come sappiamo ormai da tempo la terza stagione si concentrerà sulla storia tra Penelope Featherington (Nicola Coughlan) e Colin Bridgerton (Luke Newton), prendendo quindi un po’ le distanza dalla saga dei libri di Julia Quinn da cui l’intera produzione è tratta. Nel frattempo Penelope dovrà affrontare la crisi della sua amicizia con Eloise Bridgerton (Claudia Jessie), che sembra aver trovato una nuova best friend, ma soprattutto dovrà continuare a portare avanti il suo alter ego: alla fine della seconda stagione avevamo scoperto che era proprio lei la Lady Whistledown che diffondeva, tramite missive anonime, i segreti più piccanti dell’intera città. Come riuscirà a tenere assieme amore, amicizia e gossip? Lo scopriremo alla metà del prossimo anno.
Fonte : Wired