Manovra, la maggioranza sconfessa Meloni e presenta modifiche: cosa cambia su casa e affitti brevi

Doveva essere approvata prima di Natale e senza emendamenti da parte dei partiti della maggioranza, ma l’iter della legge di Bilancio 2024 tradisce ora dopo ora il ruolino di marcia che era stato imposto dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni e dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. Ancora non c’è accordo sul Superbonus, con Forza Italia e Fratelli d’Italia che continuano a premere sul Mef per ottenere una proroga. Si teme che lo stop al 1 gennaio fermi 25 mila cantieri ancora aperti e apra migliaia di contenziosi con i condomini, ma per ora il fortino dell’Economia sembra non concedere spiragli.

Sono invece 17 gli emendamenti presentati nella notte dai relatori Guido Quintino Liris di FdI, Dario Damiani di Forza Italia ed Elena Testor della Lega, ai quali si aggiungono 3 subemendamenti. Le modifiche proposte si aggiungono alle 4 già depositate nei giorni scorsi su pensioni di medici, infermieri e lavoratori pubblici, fondi per l’integrazione degli stipendi delle forze armate e delle forze dell’ordine, rimodulazione del finanziamento del Ponte sullo Stretto ed enti locali.

Lo “sconto” sugli affitti brevi

Più di un emendamento interviene sulla casa, uno dei punti divisivi tra le forze che sostengono l’esecutivo. In particolare, si interviene nuovamente sull’aumento della tassazione degli affitti brevi, che aveva portato tanti malumori tra le associazioni di categoria ma è fortemente voluto dagli albergatori e dai comuni delle grandi città d’arte, che chiedono al governo di regolamentare il far west delle case vacanze. Il testo presentato offre un piccolo sconto ai proprietari che affittano un solo immobile che dovranno individuare in sede di dichiarazione dei redditi: potranno optare per una cedolare secca al 21 per cento, mentre le altre case messe ad uso vacanze saranno tassate al 26 per cento.

Fondo prima casa: priorità alle famiglie con più figli

Sul solco del cosiddetto sostegno alla natalità le modifiche sul Fondo di garanzia sui mutui prima casa, destinato alle famiglie numerose e ai giovani under 36. Nel 2024 saranno i nuclei familiari con tre figli sotto i 21 anni a godere della priorità di accesso al sussidio, a patto che presentino un Isee non superiore a 40 mila euro, una soglia che sale a 45 mila euro per i nuclei con 4 figli con meno di 21 anni e 50 mila per quelli con cinque e più figli con meno di 21 anni. La garanzia del fondo – si legge su un altro dei 17 emendamenti – rimane operativa anche in caso di surroga del mutuo originariamente acceso per la prima casa, nel caso in cui le condizioni economiche rimangano sostanzialmente invariate o siano migliorative di quelle originarie.

Nicita (Pd): “Piovono polpette”

Ironico il commento di Antonio Nicita, vicepresidente del gruppo del Pd a Palazzo Madama: “Parafrasando un film di qualche anno fa, ‘Piovono polpette’, si potrebbe dire che nelle ultime 24 ore piovono emendamenti alla legge di Bilancio: dal Governo e dai relatori. I relatori di maggioranza presentano, quasi due settimane dopo la scadenza dei termini per la Commissione, decine di emendamenti che contengono al loro interno altri gruppi di emendamenti dai temi più disparati. E insistono persino a sub-emendare gli stessi nuovi emendamenti del governo appena depositati”, spiega.

“Un bazaar, un suk legislativo – continua Nicita – in cui trovano spazio anche finanziamenti di micro musei e lo scippo del FSC a Sicilia e Sardegna, costrette a finanziare un’ipotesi di opera definita ‘nazionale’ da Salvini, ma pagata a caro prezzo da siciliani e calabri sottraendo risorse alle tante emergenze regionali. Una sconfessione totale della Presidente Meloni e della sua richiesta alla maggioranza di non presentare eme. Lo specchio di una maggioranza rissosa e priva di collante politico, unità solo dalla pioggia di polpette, pardon emendamenti”.

Patuanelli (M5S): “Negli emendamenti anche marchette”

Abbiamo scoperto che ci sono tre tipi di emendamenti. Gli emendamenti dei relatori che arrivano dal governo, gli emendamenti dei relatori e gli emendamenti marchetta. Per esempio, i 100 mila euro per la ‘Gazzetta amministrativa della Repubblica italiana’. Questo sarà giudicato inammissibile, immagino”. Così il capogruppo del Movimento Cinque Stelle, Stefano Patuanelli, arrivando alla riunione dell’Ufficio di presidenza della Commissione Bilancio del Senato.

Paita (Iv): “Mance e interventi inutili”

“Alcuni Emendamenti alla legge di bilancio presentati dai relatori sono solo mance e interventi sostanzialmente inutili – spiega invece Raffaella Paita, coordinatrice nazionale di Italia Viva –. L’unica cosa apprezzabile è il fondo per l’Alzheimer, che viene rimesso, riprendendo un nostro emendamento. Lieti di aver fatto notare al governo che si era dimenticato di chi soffre. Di fronte alla scarsa serietà dimostrata dalla maggioranza, non possiamo che chiedere uno spazio adeguato di discussione, allungando inevitabilmente i tempi di approvazione. Nonostante l’atteggiamento non pregiudiziale dell’opposizione – continua Paita – le forze di maggioranza e il governo Meloni hanno combinato solo pasticci a causa dei loro dissidi interni, senza affrontare nessuno dei nodi di questa manovra. L’obbligo imposto ai parlamentari di centrodestra di non presentare emendamenti per velocizzare l’iter della legge di bilancio si è trasformato in una farsa”.

Le altre notizie di politica

Fonte : Today