Walt Disney ha rivoluzionato il cinema d’animazione, perciò non sorprende che molte leggende metropolitane circolino sul suo conto; una di esse racconta che l’uomo, sul letto di morte, abbia pronunciato “Kurt Russell” come ultime parole; e questo nonostante l’attore avesse appena iniziato la propria carriera – siamo nel 1966.
A svelare ulteriori dettagli è Remembering Walt, il libro autobiografico scritto da Amy Boothe Green e Howard E. Green. “Stavamo girando un primo piano” citano, riferendosi a Russel, “quando ho notato che c’era del trambusto oltre il raggio della telecamera. Questo ragazzo venne da me e disse: ‘Mi dispiace dirtelo, Kurt, ma Walt Disney è morto’. Sono stati tutti molto premurosi“. Il progetto in questione era uno show western, le cui riprese si svolgevano sul set degli Universal Studios.
Nell‘ultima apparizione filmata di Disney, il produttore anticipò le proprie aspettative sulla carriera di Russel e sul “grande futuro come attore” che lo aspettava, a cui si aggiunge una nota sui progetti TV in produzione: “Ron Miller– 2 Way Down Cellar 2. Kirt [sic] Russell 3. CIA–Mobley“. Il nome è scritto in modo errato – Kirt invece di Kurt –, e un’aura di mistero aleggia intorno alle scritte. Ad avanzare qualche ipotesi è Russel stesso: “Presumo, come fanno molti altri, che [Disney] si riferisse a un qualche film in cui avrebbe voluto includermi… ma non saprei cos’altro aggiungere, a parte questo“.
Classe ’51, Kurt Vogel Russel viene ricordato per film quali 1997: Fuga da New York, Grosso Guaio a Chinatown ed Elvis, il re del rock, a cui si aggiungono serie TV come Sugarfoot, Disneyland e Monarch: Legacy of Monsters. A proposito, Kurt Russell non dice no a un sequel di Grosso guaio a Chinatown: assisteremo forse a un secondo capitolo della saga?
Fonte : Everyeye